Parte in salita la partita in Europa sui conti italiani. Per Giuseppe Conte la priorità è quella “di evitare la procedura” di infrazine. “Confido in una soluzione” ha detto il premier dopo un lungo colloquio con Macron, Merkel ed il lussemburghese Bettel. Conte ha spiegato di attendersi “fair play” dalla Commissione Ue uscente verso l'Italia e sostiene che la richiesta di una manovra correttiva sarebbe “ingiusta e inaccettabile“.
Numeri
“I numeri reali o quantomeno una proiezione molto più rispondente alla realtà perché aggiornati a giugno ce li abbiamo noi” sui conti, ha detto Conte durante la conferenza stampa successica al Consiglio Ue. “Io non ho mai avuto atteggiamento di chi si presentava con un cappello in mano, l'Italia non ha nulla di cui farsi scusare”. Rispondendo a una domanda sulle misure cui pensa il governo per evitare la procedura, il premier ha affermato: “Non possiamo mettere in campo qui pubblicamente le misure, a me interessa che ci sia un approccio costruttivo da parte di tutte le parti che siedono attorno al tavolo e siccome io rappresento l'Italia, coadiuvato dal ministro Tria, sono certo di avere un approccio costruttivo. L'interesse dell'Italia è l'interesse dell'Europa“.
Nomine
Sul fronte nomine la quadra non è stata ancora trovata. “Se la domanda è avete raggiunto un accordo sulle nomine la risposta è non ancora” ha sottolineato Conte. Questione che rimanda alle dinamiche interne al governo e alla possibilità di un eventuale rimpasto. A oggi nell'esecutivo l'unica casella da ri-occupare è quella di ministro degli Affari europei, dopo l'approdo di Paolo Savona alla Consob. “Mi farebbe piacere avere un ministro che rafforzi la squadra – ha detto Conte – anzi c'è la mia richiesta di avere un aiuto, siamo nell'ambito di negoziato delicato ma quanto prima” si procederà alla scelta del nuovo ministro.