Dopo le Europee il governo “vivrà, non sopravviverà. Se dovesse solo vivacchiare, dovremmo tutti trarne le necessarie conseguenze, io per primo”. Parola di Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della Sera.
Etica pubblica
Il premier parla del futuro dell'esecutivo nei giorni in cui si consuma uno scontro senza precedenti fra Lega e Movimento 5 Stelle. E frena sul fatto che un possibile exploit della Lega alle europee possa innescare in Salvini la tentazione di Palazzo Chigi. “Questo – sottolinea Conte – è un governo del cambiamento. E ho sempre cercato di rimarcare che non si tratta di una formula vuota, ma di una manifestazione programmatica per ridurre la sfiducia e il distacco dei cittadini dalle istituzioni. Dare importanza all'etica pubblica significa vincolare tutti i componenti del governo a agire con 'disciplina e onore'”.
Il caso
Sul caso del sottosegretario leghista Armando Siri – indagato per presunta corruzione -, Conte spiega: “Siamo di fronte a un semplice avviso di garanzia, per accuse delle quali, allo stato, so quanto sanno tutti“. “Una decisione – afferma – sarà presa dopo avergli parlato nei prossimi giorni, per avere altri elementi di valutazione nel rispetto dei diritti dell'interessato, che come prima cosa ha il diritto ma anche il dovere di conferire con il suo presidente“. Il premier aggiunge, però, che “se emergesse che Siri è stato latore di un interesse privato e non generale, sarebbe una questione grave a prescindere da dazioni e promesse di pagamento”. Quanto all'idea di Matteon Salvini premier replica: “Salvini ha una vita davanti a sé per fare il premier, se e quando si creeranno le condizioni. Non in questa legislatura“.