E'stata una giornata difficile a Genova, dove la popolazione ha ricordato le 43 vittime del crollo di Ponte Morandi a un mese esatto dalla catastrofe. In Piazza De Ferrari, dove l'attore Tullio Solenghi ha letto i nomi di quanti perirono nel collasso del viadotto fra le lacrime di una cittĆ intera, ha presenziato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, a seguito del via libera del Cdm al Decreto Genova nella giornata di ieri, aveva promesso di presentarsi nel capoluogo ligure non solo per ricordare le persone vittime della strage ma anche per offrire soluzioni:Ā “Ho portato dei fogli pieni di fatti, di misure concrete. Qualcuno ha detto che siamo stati a litigare al Cdm, no siamo stati ad operare per questo decreto”.
Presto il commissario
Lo stesso Conte, annunciando l'approvazione del decreto sulle urgenze, aveva spiegato che il nome del commissario non era ancora disponibile, annunciando perĆ² che sarebbe arrivato a breve. E, da Genova, conferma che “a dieci giorni dall'entrata in vigore del decreto ci sarĆ il commissario con un mio decreto, ed ĆØ un commissario che avrĆ pieni poteri”. Su chi sarĆ non c'ĆØ ancora nessuna indiscrezione ma, stando ai cori intonati a favore del presidente della Regione, Giovanni Toti (al momento commissario per l'emergenza), il gradimento di alcuni genovesi sembrerebbe indirizzato verso il governatore piuttosto che sul sindaco Bucci, dato come preferito dalla maggioranza Lega-M5s.
Conte: “Scritte misure idonee”Ā
“Qualcuno ha detto che ieri siamo stati a litigare – ha detto ancora Conte in riferimento alle discussioni di ieriĀ -. No, siamo stati ad operare nel Consiglio dei ministri per confezionare questo decreto. Nei giorni scorsi, abbiamo lavorato tanto giorno e notte e anche ieri abbiamo lavorato tanto. Abbiamo scritto in questo decreto misure idonee a ristabilire normali condizioni di vita per tutte le persone coinvolte in questa tragedia. Ci sono varie misure anche volte ad accelerare tutte le procedure di ricostruzione, parlo anche del ponte Morandi”. E conclude rivolgendosi “a tutti coloro che hanno partecipato alla macchina dei soccorsi. Dopo qualche ora sono arrivato anch'io, sono testimone di come siano intervenuti tempestivamente, di come abbiano alacremente lavorato giorno e notte”.