Nemmeno il tempo di ricevere il preincarico e già scoppia la prima polemica attorno a Giuseppe Conte, il giurista indicato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini come premier del nascente governo targato M5s-Lega.
Mistero
Il giallo è legato al curriculum vitae del docente di diritto civile pubblicato assieme alla sua biografia dall'Associazione dei civilisti italiani. Dei corposi studi presso prestigiose università straniere citati dal 54enne avvocato alcuni non troverebbero pieno riscontro. Il New York Times ha contattato la New York University, dove Conte indica di aver perfezionato i suoi studi giuridici nel 2008 e nel 2009: una portavoce dell'ateneo ha detto di non aver trovato traccia della sua presenza come docente o ricercatore e neppure come studente, spiegando che il suo passaggio potrebbe essere stato limitato a uno o due giorni, periodo che non implica una registrazione.
Difesa
I 5 stelle fanno quadrato a difesa dell'avvocato: “Nel suo curriculum Giuseppe Conte ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi. Non ha mai citato corsi o master frequentati presso quella Università. Quindi la stampa internazionale e quella italiana si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato“, è la replica pentastellata. Per i grillini, insomma, si tratta solo della “ennesima conferma che hanno davvero tanta paura di questo Governo del cambiamento“. Infine, secondo il Telegraph Conte avrebbe studiato a Cambridge per un solo mese.
Stamina
Di tutt'altra natura, invece, la vicenda Stamina: Conte è stato nel 2013 il legale della famiglia di Sofia, una bimba di Livorno affetta da leucodistrofia metacromatica, malattia degenerativa terminale che porta a progressiva paralisi e cecità. Come avvocato si era battuto affinché la piccola potesse seguire il protocollo di cura Stamina che prevedeva l'uso di cellule staminali. Sul punto è intervenuto, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, Davide Vannoni, creatore del metodo, smentendo qualsiasi contatto con Conte. “Non c'è nulla di vero, non ho mai conosciuto Giuseppe Conte e non ci ho nemmeno mai parlato direttamente. Conte è uno dei mille avvocati che hanno sostenuto altrettante richieste di pazienti che cercavano di ottenere le cure Stamina presso l'Ospedale di Brescia“. Vannoni sostiene di essere “venuto a conoscenza di questo pseudo rapporto mai esisto con Conte del fatto che lui abbia fatto una fondazione per la libertà di cure. Ecco Stamina non ha mai combattuto per la libertà di cure, noi combattevamo per le cure compassionevoli“.