Dichiarazioni programmatiche a Senato e Camera rispettivamente alle 12 e alle 13, poi la discussione prima dell'attesissimo voto di fiducia, previsto a Palazzo Madama per le 19.30 di domani, perlomeno in prima chiama, mercoledì alle 17.45 a Montecitorio. Il primo governo Conte, entrato ufficialmente in carica da meno di una settimana, se la vedrà con le votazioni delle due Camere che decideranno se accordare o meno il proprio sostegno al primo esecutivo firmato Lega-M5s. Il premier ha lavorato alle proprie relazioni a Palazzo Chigi, in privato, anche se quasi certamente il suo discorso di domani sarà incentrato sui nodi della flat tax e di altri punti chiave, probabilmente ricalcando quelli previsti nel contratto di governo. Non si attendono sorprese, né sul contenuto del dossier Conte né sulla base sulla quale poggia il neoinsediato esecutivo: la discussione in Senato inizierà alle 14.30, con limite orario delle 20.30 per il voto di fiducia.
Numeri al Senato
Giuseppe Conte si presenterà alla fiducia con numeri piuttosto positivi, considerata la maggioranza raggiunta dalle due forze politiche che lo sostengono (per l'appunto Lega e Movimento 5 stelle), con un margine sostanziale anche se non elevatissimo in Senato: 167 voti certi, 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. Potrebbero arrivare a 171 qualora dovessere aggiungersi gli altri 4 voti pronosticati. Da capire la posizione del Gruppo delle Autonomie che, dovesse infine accordare la fiducia, potrebbe portare la maggioranza almeno a 175 “sì”. Quasi certa, invece, l'astensione di Fratelli d'Italia, così come i 61 voti contrari di Forza Italia e i 52 del Pd, con i quali la maggioranza dovrebbe galleggiare sulle 10 preferenze sopra la soglia dell'assoluta.
Numeri alla Camera
Decisamente più ampio il margine alla Camera dei Deputati: qui il governo Conte può contare su 346 voti (222 deputati M5S e 124 leghisti), per un totale di 30, quindi, sopra la soglia della maggioranza assoluta di 316. E, come al Senato, i consensi potrebbero salire, fra ex M5s e Gruppo misto. Voto contrario dalle sinistre (Pd e Leu) e anche da Forza Italia, mentre FdI, anche alla Camera, opterà per l'astensione. Il primo esame del nuovo esecutivo sembra dunque ampiamente alla portata: superato il complesso martedì, Conte sarà atteso in Canada per il G7, primo impegno internazionale in qualità di premier del nostro Paese.