E'iuseppe Conte è salito al Colle per un incontro informale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante il faccia a faccia il premier incaricato ha fatto col capo dello Stato il punto della situazione ma, come previsto, non è stata questa l'occasione per consegnare la lista dei ministri. Dal faccia a faccia fra Capo di Stato e premier in pectore, non è emerso nulla di nuovo sulla squadra dell'esecutivo, con il nodo sul discusso nome di Paolo Savona all'Economia rimasto tale e un incontro che, di fatto, è servito a fare il punto della situazione. Conte, al termine del suo colloquio al Quirinale, non ha rilasciato dichiarazioni: prevale il sentore che i tempi sulla formazione del team dell'esecutivo vadano ad allungarsi, perlomeno fino a domenica.
Vertice
Nel pomeriggio si è svolto alla Camera il vertice tra Conte, Salvini e Di Maio. “Procede tutto per il meglio – ha assicurato il leader del M5s -. L'incontro è andato bene. Sulla squadra di governo la parola spetta al presidente Conte e al presidente della Repubblica. E' come se avessimo lavorato sempre insieme, c'è una totale sinergia e sintonia e stiamo lavorando con abbastanza velocità per assicurare il governo del cambiamento”. Alla domanda su Paolo Savona Di Maio ha risposto: “Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte. Quello che vi posso dire è che c'è molta compattezza e che ci capiamo al volo”.
Il nodo
Resta irrisolto, al momento, il nodo che sta complicando le trattative tra le forze politiche e il Colle: il ministero dell'Economia. La Lega, che insiste sull'euroscettico Paolo Savona, dopo il botta e risposta di ieri (“niente diktat” ha tuonato il Qurinale) ha acquisito una posizione più soft. Mattarella teme che la presenza dell'economista 82enne in via XX settembre abbia un impatto negativo sui mercati e possa logorare i rapporti con Bruxelles. Salvini, da parte sua, punta sul consenso popolare raccolto dalla Lega (e quindi dal suo programma) il 4 marzo. Un vero e proprio braccio di ferro nel quale a Conte spetta lo scomodo ruolo del mediatore. Al Capo dello Stato ha assicurato che farà di tutto per far ragionare le due forze politiche. Savona, intanto, attende una chiamata. Intercettato da Agorà, a domanda precisa ha risposto: “Certo che ci sono veti su di me”.
Bankitalia
Questa mattina è andato in scena a palazzo Koch l'incontro tra Conte e il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. Un'occasione per fare il punto, ha spiegato Conte dopo il faccia a faccia, “sullo stato dell'economia italiana. C'è stato un aggiornamento”. Il presidente del Consiglio in pectore ha poi ricordato che la prossima settimana Bankitalia pubblicherà la sua relazione annuale. Quello con Visco è l'ultimo degli incontri messi in agenda da Conte dopo le consultazioni con le forze politiche dell'arco parlamentare e il confrontato, in serata con un gruppo di risparmiatori italiani.
I risparmiatori
“Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche – ha scritto sulla sua pagina Facebook -. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni. Sono persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione. A loro ho detto che la tutela dei loro risparmi, spesso frutto di sacrifici e una vita di lavoro, sarà uno degli impegni principali del Governo del Cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito“.