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Condannati Bossi Jr e Nicole Minetti

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Due anni e sei mesi a Renzo Bossi, un anno e 8 mesi a Nicole Minetti: queste le principali sentenze emesse dal Tribunale di Milano nell'ambito del processo legato all'inchiesta conosciuta come “Rimborsopoli”. Assieme al figlio del leader leghista Umberto e all'ex consigliera regionale del Pdl, condannati altri 50 imputati, per un totale di 52 su 57, con pene che vanno da un anno e 5 mesi a 4 anni e 8 mesi: fra gli imputati tutti, tranne una persona, facevano parte (all'epoca dei fatti) della Regione Lombardia in qualità di consiglieri o assessori. Fra i condannati, anche l'attuale capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo (un anno e 8 mesi) e l'eurodeputato Angelo Ciocca (un anno e 6 mesi). La pena, però, è stata sospesa per entrambi così come è stata decisa la non menzione.

Condanne e assoluzioni

Tra le altre condanne emesse, quella nei confronti di Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia, condannato a una pena di 2 anni e 6 mesi; Alessandro Colucci, deputato del gruppo misto, 2 anni e 2 mesi. La pena più alta, invece, è stata comminata all'ex capogruppo regionale della Lega, Stefano Galli, condannato a 4 anni e 8 mesi. Assoluzione, invece, per i cinque ex consiglieri Romano Colozzi, Daniel Luca Ferrazzi, Carlo Maccari, Massimo Ponzoni e Davide Boni. Il pm Paolo Filippini aveva chiesto condanne per tutti i 56 ex consigliere o assessori indagati, per presunti illeciti perpetrati fino al 2011: secondo l'accusa, dalla Regione sarebbero usciti in quel periodo oltre 3 milioni di euro illegalmente, 22 mila dei quali contestati a Romeo, 19.651 a Nicole Minetti. Da qui la denominazione di “spese pazze al Pirellone”. “Se c'era un sistema – ha spiegato il legale di Romeo – c'era certamente da 30 anni e loro lo hanno ereditato in buona fede. Faremo appello: noi puntiamo alla revisione delle condotte contestate perché per noi c'è la mancanza del dolo”.

 

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