E' stata confermata in appello la condanna nei confronti dell'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi per l'alluvione del novembre 2011 in cui persero la vita sei donne, tra cui due bambine di 1 e 8 anni. In primo grado era stata condannata a cinque anni per omicidio colposo plurimo, disastro e falso. Al momento della lettura della sentenza, il marito dell'ex sindaco ha avuto un malore: Bruno Marchese è stato sostenuto dal legale della moglie, che non era in aula, ed è stato poi soccorso dal personale medico.
“Non ho parole – ha detto l'avvocato Stefano Savi, legale di Marta Vincenzi – Dovremmo attendere la Cassazione per insistere sull'applicazione delle norme sull'omicidio colposo”.
Oltre a confermare la condanna dell'ex sindaco, i giudici della Corte d'Appello di Genova hanno ridotto le pene inflitte in primo grado nei confronti del dirigente comunale Gianfranco Delponte, condannato a 2 anni e 9 mesi (in primo grado a 4 anni e 5 mesi) e dell'ex assessore alla protezione civile del Comune, Francesco Scidone, condannato a 2 anni e 10 mesi (in primo grado erano 4 anni e 9 mesi). Pene aumentate, invece, per gli altri due ex dirigenti comunali: 4 anni e 4 mesi a Pierpaolo Cha (in primo grado la condanna era di 1 anno e 4 mesi) e 2 anni e 10 mesi per Sandro Gambelli (un anno in primo grado). L'ex coordinatore dei volontari di protezione civile Roberto Gabutti, assolto in primo grado, è stato condannato per falso a 8 mesi con la sospensione.