E’ calata anche l’affluenza alle urne per le elezioni comunali di ieri. In base ai dati definitivi raccolti dal Viminale è andato a votare per il rinnovo di 679 consigli comunali il 64,94% degli elettori, più di otto punti in meno rispetto al 73,51% del precedente voto amministrativo.
Sono andati alle urne complessivamente 1.060 comuni, di cui 512 appartenenti a regioni ordinarie e 548 a regioni a statuto speciale. Da segnalare che saranno eletti i primi sindaci di sei nuovi comuni istituiti nel 2015 mediante processi di fusione. Si vota in 17 capoluoghi di provincia: Mantova, Venezia, Rovigo, Lecco, Fermo, Macerata, Chieti, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Tempio Pausania e Nuoro.
Nelle regioni a statuto ordinario, in Friuli Venezia Giulia e in Sardegna le elezioni si si sono svolte solo il 31 maggio mentre l’eventuale turno di ballottaggio è fissato per il 14 giugno. In Sicilia, invece, si vota anche oggi. I primi a recarsi alle urne sono stati i cittadini di Trentino Alto-Adige e Valle d’Aosta, per i quali la data delle elezioni è stata anticipata al 10 maggio.
Il comune più piccolo alle elezioni è Castelmagno (CN), che conta soltanto 77 abitanti al 31 dicembre 2013, data dell’ultimo bilancio demografico annuale Istat. Per i comuni al voto è considerata la popolazione legale risultante dal Censimento 2011. La popolazione legale determina la modalità di voto (turno unico o con turno di ballottaggio) ed il numero di consiglieri ed assessori degli organi istituzionali.
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