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Coldiretti: al via la prima raccolta di olive anti Xylella

Al via oggi la prima raccolta delle olive anti Xylella ottenute da piante di ulivo resistenti in Salento a Gagliano del Capo. “Oggi in via Panoramica 2 per abitanti e turisti c'è l’opportunità unica di gustare l’olio nuovo appena uscito dal frantoio e di assistere dal vivo al miracolo della trasformazione delle olive in extravergine”. Lo rende noto la Coldiretti che parla di un appuntamento che “inaugura la stagione di raccolta delle olive in tutta Italia dove le prime olive giunte a maturazione sono proprio quelle raccolte dalle piante immunizzate da Xylella grazie all’innesto con varietà di ulivo resistenti che oggi dopo tre anni sono tornate a produrre, un segnale di speranza per un territorio completamente devastato”. Nell’ambito dell’azienda agricola sarà possibile visitare una serra di semenzali spontanei e varietà resistenti alla Xylella. Saranno presenti agricoltori, frantoiani, consumatori e rappresentanti del mondo della ricerca per discutere delle prospettive del settore sulla base delle analisi presentate da Coldiretti.

L'incontro

Lo scorso 9 agosto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha incontrato il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, a Lecce. “Al ministro per il Sud Lezzi abbiamo chiesto interventi immediati perché gli agricoltori non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre. E' impensabile che, ottenuto il Decreto Emergenze che consente gli espianti, ora è la volta di cavilli burocratici che impediscono il reimpianto. A distanza di 6 anni dal primo ulivo infetto su cui è stata conclamata la presenza della malattia, gli agricoltori salentini sono ancora ingabbiati e abbandonati al loro destino e ogni giorno al danno si aggiunge un'altra beffa”. isogna fermare il contagio che sta avanzando inesorabilmente verso nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese – denuncia Coldiretti Puglia – dopo aver già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi lasciando un panorama spettrale e un danno al patrimonio olivicolo di oltre 1,2 miliardi di euro. “Al ministro Lezzi ribadiremo l'importanza che i 300 milioni di euro di risorse aggiuntive, oltre ai 70 già stanziati dal CIPE, vadano agli agricoltori e ai frantoiani – conclude il presidente Muraglia – e che vengano monitorati i percorsi di assegnazione di 150 milioni per il 2020 e di 150 per il 2021”

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