La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, accusato di riciclaggio. Il pm Barbara Sargenti, titolare dell'inchiesta, ha chiesto il processo anche per la compagna dell'ex leader di An, Elisabetta Tulliani, per il padre e il fratello di quest'ultima, Sergio e Giancarlo, e per il “re delle slot”, Francesco Corallo.
L'affaire della casa di Montecarlo
L'inchiesta, che vede coinvolto anche l'ex parlamentare Amedeo Laboccetta e altre 4 persone, ha riguardato anche la vicenda della compravendita dell'appartamento a Montecarlo, lasciato in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale. Secondo quanto accertato dalla Dda capitolina, l'immobile sarebbe stato acquistato da Giancarlo Tulliani – attualmente libero su cauzione a Dubai – grazie ai soldi messi a disposizione da Corallo attraverso la creazione di due società off-shore: Printemps e Timara.
Le accuse di riciclaggio
Secondo la Procura di Roma, l'organizzazione che avrebbe avuto come capo il “re delle slot”, avrebbe riciclato in tutto il mondo i proventi derivati dal mancato pagamento delle imposto sul gioco online e sulle video-lottery. In base a quanto riferito dall'accusa, i soldi, una volta “ripuliti”, sarebbero stati impiegati in attività economiche e finanziarie, in acquisizioni immobiliari e destinati anche ai membri della famiglia Tulliani.