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Cernobbio, Salvini lancia la sfida: “Oggi propongo il nostro programma di governo”

Nella giornata post-Gentiloni, al Forum Ambrosetti di Cernobbio si accende la sfida tra Lega e M5S. Con il presidente del Consiglio che, nella giornata di ieri, aveva specificato come l’Italia si fosse appena gettata alle spalle la peggiore crisi dal dopoguerra, il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha riaffermato, in un panel partecipato anche dal vicepresidente della Camera d’ala grillina, Luigi Di Maio, che “Gentiloni si accontenta, io no. L’Italia merita di correre, con meno vincoli e meno tasse. Oggi propongo il nostro programma di governo, l’anno prossimo sarò qui come Lega di governo”. Ma, cogliendo l’occasione della presenza dell’esponente grillino, Salvini non ha mancato di lanciare un sassolino nello stagno del Movimento: “M5s sono l’ultima speranza? Chiedetelo ai romani, chiedetelo ad un romano qualunque…”.

Salvini: “Più strategie, meno bonus”

Una sorta di sfida a due, nella quale entrambi gli esponenti hanno effettuato una “presentazione” del loro programma di governo, in vista della tornata elettorale: “Vogliamo un’Italia più semplice – ha spiegato il leader della Lega – con meno burocrazia e meno Stato possibile, più strategia e meno bonus”. Ma, al di là delle battute, Salvini, riferendosi a Di Maio, si è comunque detto disposto al dialogo: “Se lui vuole va bene. Io parlo con tutti”. Da parte sua, il vicepresidente di Montecitorio ha spiegato di volere “un Paese in cui creare un’impresa deve essere semplice come creare un sito internet. Un Paese che deve avere una visione di medio e lungo termine e per farlo deve servirsi delle migliori energie e intelligenze di questo Paese”.

Di Maio: “Non siamo contro le imprese”

Imprescindibile, secondo Di Maio, ripartire dalla tecnologia e da una “smart nation”: “Alla base di questo, c’è un concetto alto di politica. Io credo molto nel primato della politica, nella sua capacità di poter essere al servizio dei cittadini, di poter dialogare con i portatori di interesse, con gli operatori del settore. E’ arrivato il momento di regolamentare il rapporto tra i portatori di interesse e la politica, ispirando questo rapporto alla trasparenza e alla partecipazione”. Poi chiude sul rapporto tra imprese e M5S: “E’ stato detto, in questi anni, che siamo contro le imprese e il giusto profitto: nulla di più sbagliato. Vogliamo tutelare in questo Paese chi crea valore e per farlo dobbiamo prima di tutto fare la guerra agli sprechi della spesa pubblica e ai privilegi”.

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