Un passo indietro in nome dell’unità. Dopo giorni di schermaglie Matteo Salvini opta per una strategica ricucitura con Silvio Berlusconi, congelando le primarie per le prossime amministrative e lanciando già un mini-programma su scala nazionale condiviso al 90% con Fi. L’asse tra Lega Nord e azzurri, debilitato nei giorni scorsi proprio dallo scontro sulle primarie, sembra prendere un nuovo vigore, tanto che le parole del leader del Carroccio vengono accolte, dalla Sardegna con un cauto ma sostanziale placet dell’ex premier.
Per Berlusconi, si osserva da fonti Fi, è un bene che Salvini sia arrivato alla conclusione che solo unito il centrodestra può vincere. Ora però si tratta di trovare programmi e candidati giusti. E la partita resta complessa perché Berlusconi e Fi non sono affatto disposti a lasciare il campo a Salvini. “Milano interessa a noi come alla Lega”, osserva una fonte azzurra.
Di certo, da Gelmini a Brunetta, il passo di Salvini in Fi trova consensi. Coalizioni dalla quale Ncd sembra lontana. Di certo lo è il suo leader Angelino Alfano, e Fabrizio Cicchitto ribadisce che, mentre nel centrodestra “chi dà le carte è Salvini, l’unica strada dignitosa per Ncd è l’alleanza politica con Renzi”.