Quando erano passate oltre due ore dall'appuntamento fissato per la cena con Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Nello Musumeci deve aver pensato che qualcosa fosse andato storto. E che i tre leader avessero deciso di non presentarsi. Un gesto che avrebbe sancito nuovamente le difficoltà ad aprire un dialogo nel centrodestra a due giorni dalle elezioni siciliane.
Ma alla fine l'incontro di Catania c'è stato, con tanto di photo-op dei tre leader con Musumeci e di lungo colloquio dei tre in veranda, sotto i flash dei fotografi. Ed una torta con i volti dei leader del centrodestra, di Lorenzo Cesa, Musumeci e Vittorio Sgarbi ha sancito la pax. Perché, se da un lato i nodi restano tutti più o meno irrisolti, dall'altro quella siglata a Catania è più di una tregua. “Non c'è un duello Berlusconi-Salvini ma Matteo con un certo tipo di politica non vuole avere nulla a che fare”, spiegavano prima della cena fonti leghiste facendo chiaro riferimento a quel Gianfranco Micciché e ai cosiddetti “impresentabili”. “Salvini vuole la leadership, è convinto che il suo partito sia un traino”, sottolineava dal canto suo un esponente d'alto rango del centrodestra.
Tutte crepe di un sodalizio che, sull'onda delle Regionali in Sicilia e in vista delle Politiche traballa ma non deflagra. E, stando ai sondaggi riservati che circolano negli ambienti del centrodestra, c'è un certo ottimismo sulla vittoria di Musumeci. Il candidato alle Regionali era seduto tra Salvini e Cesa – leader di un Udc ormai tornata in pieno nel gotha del centrodestra – mentre di fronte ai sedevano Berlusconi, Meloni e Vittorio Sgarbi. Il clima “è stato ottimo“, hannp sottolineato fonti di Fi a fine cena. Eppure, al principio, la freddezza non era del tutto sciolta con Salvini che, dopo qualche minuto, è uscito fuori al ristorante per una sigaretta. Il primo punto affrontato con Silvio? “Il Milan, punto dolente per entrambi”, ha spiegato il leader leghista. Ma alla fine l'incontro è durato oltre due ore, i tre hanno cenato. Erano venuti separatamente e giocando un po' a nascondino. Sono usciti insieme, sorridenti: forse, ai piedi dell'Etna la difficile coabitazioni di FI-Lega-Fdi ha avuto l'ennesima chance di una svolta.