Cambio di commissario per Alitalia: come annunciato dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, l'avvocato Daniele Discepolo prenderà il posto di Luigi Gubitosi (nuovo ad di Tim), scelto in virtù della sua “grande esperienza nel settore delle procedure concorsuali e del risanamento aziendale”. La nota del dicastero di Via Vittorio Veneto specifica che “come già avvenuto nel maggio 2017 all'apertura dell'amministrazione straordinaria della compagnia aerea Alitalia, quando fu deciso di derogare alle regole procedimentali allora vigenti per la nomina dei commissari straordinari, si è deciso anche in questa occasione di affrettare il più possibile i tempi, al fine di procedere celermente alla sostituzione del Commissario dimissionario Gubitosi e alla luce della delicatissima fase della procedura di cessione dei complessi aziendali della società”.
Il piano
Avvocato, ex commissario per la compagnia Livingston nel 2010 ma anche di Valtur, Discepolo (71 anni) affiancherà dunque Stefano Paleari ed Enrico Laghi sostituendo di fatto Gubitosi nel “triumvirato” di commissari per le trattative di salvataggio di Alitalia, ora come ora giunte a un crocevia fondamentale per determinarne il futuro. I commissari, infatti, stanno proseguendo i vari incontri con aspiranti aziende e compagnie interessate alla partnership del vettore, considerando la presenza già di un'offerta vincolante come quella di Ferrovie. I nomi sono quelli circolati nelle settimane scorse, i più caldi Delta ed Easyjet ma anche Lufthansa che, nonostante la riluttanza mostrata alla permanenza di un partner all'interno della maxi-intesa, sembra ancora in pista per l'acquisizione, nonostante restino determinate condizioni (legate soprattutto al personale).
Secondo il commissario Paleari, Alitalia “chiuderà il 2018 con un fatturato per la prima volta abbondantemente superiore ai 3 miliardi di euro”, precisando che “era un obiettivo che avevamo 6 mesi fa e sarà certamente raggiunto”. Il piano di salvataggio resta lo stesso illustrato negli ultimi mesi: creare una società di partneriato fra Ferrovie dello Stato, il Ministero dell'Economia (altro punto critico per Lufthansa) e da altri nomi del settore del trasporto aereo.