Due questioni cardine all'ordine del giorno nel Consiglio dei minsitri: da un lato decidere se andare avanti o meno col decreto Sicurezza bis, dall'altro decidere se Ramy Shehata e Adam El Hamami, gli studenti-eroi di San Donato Milanese, sarebbero o meno diventati cittadini italiani. Al termine della riunione, entrambi i punti hanno conosciuto esiti positivi: il dl fortemente voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato infatti approvato dal Cdm, così come è stato dato il via libera alla cittadinanza italiana per i due ragazzi “per eminenti servizi resi al nostro Paese”. I due giovani, infatti, riuscirono ad allertare i soccorsi nascondendo il proprio cellulare dal sequestratore del bus sul quale viaggiavano, l'autista Ousseynou Sy. A proporre il riconoscimento era stato lo stesso ministro Salvini, secondo il quale Ramy e Adam, “con il loro coraggioso comportamento, erano riusciti a sventare il 20 marzo scorso il tentativo di dirottamento dello scuolabus”.
Il decreto
Per quanto riguarda il decreto Sicurezza, il vicepremier leghista esce soddisfatto dal vertice dei ministri: “Habemus decretum: è un passo in avanti per la sicurezza”. E lo spiega a grandi linee: “Sono i diciotto articoli pronti, rivisti e rimeditati da tempo. Tre le finalità: lotta all'immigrazione clandestina, al centro anche del comitato per l'ordine e la sicurezza che si è svolto stamattina e registra notevoli passi in avanti; c'è un capitolo cui tengo particolarmente che inasprisce le sanzioni per chi agisce con caschi, bastoni o mazze contro le forze dell'ordine; c'è l'assunzione di 800 uomini e donne di personale amministrativo per gli uffici giudiziari, per 28 milioni di euro, per eseguire le pene dei condannati in via definitiva che sono 12mila solo a Napoli e provincia”. Alla conferenza post Cdm non c'è Di Maio, secondo il quale comunque “il decreto sicurezza è un inizio e mi auguro che in fase di riconversione il Parlamento lavori a un rafforzamento delle misure per i rimpatri dei migranti irregolari. Parliamo di centinaia di migliaia di persone non identificate che girano liberamente in Italia. Alla luce degli ultimi fatti di cronaca è opportuno che si affronti il tema seriamente e in tempi certi. Sono troppi i circa 500mila irregolari in Italia. Bisogna lavorare sul profilo internazionale in modo più approfondito e lo faremo da squadra”.
Governo stabile
Un decreto, quello Sicurezza bis, che secondo Salvini non contiene norme eccessivamente repressive ma che “abbiamo specificato che gli episodi di violenza durante pubbliche manifestazioni debbano prevedere concreto pericolo a persone o cose con l'utilizzo di razzi, petardi, mazze o bastoni. Non penso che la libertà di pensiero di qualunque italiano passi attraverso strumenti di questo tipo”. E, anche attraverso la coesione sul dl, secondo il vicepremier passa la stabilità dell'esecutivo: “Era e rimane il governo del cambiamento anche perché non abbiamo nessuna intenzione di cercare maggioranza diverse: questa è l'unica maggioranza possibile e l'unico governo possibile. Senza, ci sono solo le elezioni ma noi vogliamo andare avanti quattro anni. Ne abbiamo parlato in Cdm: giustizia, autonomia, grandi e piccole opere. Tutto questo richiede un governo con ampio mandato e maggioranza parlamentare”.