Una cena per concludere l'impegno comune per la candidatura di Nello Musumeci al governatorato della Sicilia. Niente di più sembra essere previsto in vista della cena che, a Catania, vedrà insieme Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Anche perché, a ben vedere, pur in percorrenza di una strada comune, i tre leader saliranno su palchi separati per sostenere l'esponente di Diventerà bellissima, accreditato come il principale rivale del pentastellato Giancarlo Cancelleri nella corsa alla presidenza della Sicilia. In vista delle imminenti elezioni del 5 novembre, viste dai più come una sorta di preambolo alle politiche del 2018, i tre leader della destra avrebbero deciso di non posare per la fatidica foto a tre ma di vedersi al termine della giornata di propoganda per un incontro informale.
Tre palchi
Un'occasione, probabilmente, per fare il punto sulla questione elettorale e, ancor di più, sul fronte delle alleanze. Non prima, però: Berlusconi sarà infatti alla fiera de Le Ciminiere, dove terrà l'orazione conclusiva del suo tour siciliano dopo l'arringa di ieri a Palermo; Salvini sarà invece a Piazza del Teatro Massimo, mentre Meloni allestirà il suo palco a Piazza Stesicoro. I leader di Lega e Fratelli d'Italia avevano fino all'ultimo auspicato la possibilità di convogliare la campagna pro-Musumeci in un'unica manifestazione ma, infine, è stato deciso di mantenere gli eventi separati, rimandando al post- campagna qualsiasi discussione o trattativa.
Elezioni, tensione alta
Nel frattempo, il leader del Carroccio si è riservato qualche pronostico in vista del voto siciliano, spiegando a 'Circo Massimo' che il Partito democratico “non vedrà un voto” nella tornata elettorale del 5 novembre. Ancora più duro su Alternativa popolare del ministro Alfano: “Penso che finirà qui la sua carriera politica: ha fatto il ministro tre volte. Se non riesce a prendere voti neanche nella sua Sicilia, ha chiuso”. Poi, confermando le sensazioni del pre-voto, ha affermato che “le elezioni siciliane saranno una partita a due con i Cinquestelle”. Intanto, a proposito di M5S, il candidato Cancelleri mantiene alta la tensione, mostrandosi piuttosto critico nei confronti dell'avversario Musumeci e della sua alleanza con Berlusconi, attaccando con un post su Facebook: “Musumeci dice che il nome della sua lista è un omaggio a una frase che Paolo Borsellino ha pronunciato qualche giorno prima che venisse ucciso dalla mafia. Contemporaneamente si allea con Silvio Berlusconi, indagato per le stragi mafiose del '93, e il cui partito è stato fondato da un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, Marcello Dell'Utri. Più che un omaggio: un oltraggio”. Secca la risposta del Coordinamento regionale del Movimento fondato da Musumeci: “Lo staffi Cancelleri è ormai in preda a una crisi di nervi”.