Oggi, sabato 18 agosto, si è tenuta dalle 17.00 presso l’Nh Hotel Centro di Genova, la conferenza stampa di Autostrade per l'Italia, a 4 giorni dal crollo del Ponte Morandi. Sono intervenuti Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l’Italia, e Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.
“Esprimo cordoglio e vicinanza alle vittime, ai loro familiari, ai loro amici, ai genovesi, ai soccorritori per i quali ho ammirazione. E' uno strazio che mi porto nel cuore”, ha esordito l'Ad di Autostrade Giovanni Castellucci parlando del crollo. “Mi scuso profondamente”, ha detto.
Castellucci ha promesso la demolizione e ricostruzione del ponte – almeno 8 mesi di lavoro – che sarà in acciaio. E la creazione di un fondo per le famiglie delle vittime: “La prima azione è per le famiglie delle vittime. Abbiamo stanziato un fondo per le esigenze immediate che affineremo con il Comune e che verrà gestito dal Comune”.
Inoltre, “Per potere costruire il ponte in sicurezza sarà stanziato un fondo per dare indennizzi a tutti coloro che saranno costretti a lasciare le case”, ha sottolineato. “Facendo la somma sarà mezzo miliardo“, ha detto l'ad di Autostrade rispondendo a una domanda su quanto ammonterà il fondo per l'emergenza. “Siamo determinati a fare il ponte. Ma abbiamo bisogno di autorizzazioni. Ogni nostro progetto deve essere visto, valutato e approvato dal ministero come sapete. Sono necessari otto mesi per costruire il ponte a valle delle autorizzazioni” ha aggiunto.
“Costruiremo noi, in accordo con il Comune – ha proseguito – la nuova viabilità interna alle aree Ilva per alleggerire il traffico pesante dalla città. Cominceremo da lunedì prossimo. E' un modo per ricucire la viabilità cittadina”. Sui costi ha detto: “Parlare di numeri rischia di essere arido. E' più rilevante l'aspetto tecnico. Sui tempi di ricostruzione siamo al lavoro, il conto dei costi non è una priorità. Sono molto importanti ma non è elemento fondamentale”. é fondamentale invece ripristinare la viabilità.
Castellucci ha fatto un appunto anche sui pedaggi autostradali, argomento fonte di dibattito e di critiche nei giorni scorsi. “C'è l'ipotesi di liberalizzare i pedaggi nel nodo di Genova da Bolzaneto a Voltri a Genova Ovest da lunedì”.
IN merito alle possibili cause del crollo, Castellucci ha rimarcato: “Non ho molto da aggiungere rispetto a quanto detto a caldo martedì. Tutte le relazioni di cui sono a conoscenza davano uno stato di salute buono” del ponte. “Però questo sarà oggetto di verifiche, di analisi della magistratura e di perizie e sarà prima priorità. “Dubbi sullo stato di manutenzione del ponte mi dicono che erano stati superati. Ma verificheremo e daremo tutto il nostro sostegno alla magistratura”. “Altri temi, come il rapporto tra noi e governo, li tratteremo un'altra volta”.
Alla domanda se gli altri ponti di Autostrade sono a rischio crollo, l'Ad ha risposto: “Sulla base delle analisi fatte da strutture tecniche e progettisti, i ponti della nostra rete sono sicuri. Ho chiesto a tutti di rifare una analisi critica di tutte le relazioni perchè un eccesso di cautela forse è il momento di giusto di spenderla”.
L'ultima vittima
Intanto è stato individuato tra le macerie l'ultimo disperso dopo il crollo del ponte. Si tratta di un uomo, Mirko Vicini, genovese 31enne, operaio della Amiu. Manca ancora l'ufficialità da parte della Prefettura ma è pressoché certo. Si pensa che non ci siano altri dispersi, ma i vigili del fuoco continuano a rompere con i martelli demolitori i blocchi di cemento e quindi infilarsi e cercare negli spazi che si aprono tra i blocchi e il greto e l'argine del torrente Polcevera.
Il bilancio delle vittime è intanto salito a 43. E' infatti morto uno dei feriti. Si tratta di Marian Rosca, autista romeno di 36 anni. Era ricoverato in gravi condizioni.