Comincerà il 22 ottobre all'Aja l'udienza davanti al Tribunale arbitrale che dovrà decidere su chi, tra Italia e India, abbia la giurisdizione per giudicare i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, nel merito della sparatoria in cui il 15 febbraio 2012 persero la vita due pescatori indiani al largo del Kerala. Lo ha riferito all'Ansa l'agente del governo italiano per il caso dell'Enrica Lexie, Francesco Azzarello, spiegando che “il dibattimento durerà due settimane e la sentenza è attesa per la primavera successiva. Il calendario è stato deciso dal Tribunale ed è in linea con la prassi giuridica internazionale”.
“Il 9 marzo abbiamo depositato l'ultima delle memorie, in totale tre italiane e due indiane, frutto di un intenso e complesso lavoro di un anno e mezzo condotto in un indispensabile riserbo – aggiunge Azzarello – Siamo quindi in una fase cruciale del procedimento e tutti dobbiamo rimanere concentrati sul lavoro giuridico”. Dopo le due sentenze favorevoli del 2016 – quelle che hanno permesso a Girone di rientrare in Italia e a Latorre di rimanervi in attesa della decisione arbitrale – Azzarello è convinto che “il collegio della difesa italiano abbia dimostrato di essere all'altezza delle aspettative”. Tuttavia, sottolinea, “i risultati dipendono comunque dalle decisioni del Tribunale arbitrale, cui va il nostro massimo rispetto. Il sostegno del governo, delle istituzioni e dell'opinione pubblica è assolutamente indispensabile”. Alla domanda su quali siano al momento le aspettative sulla sentenza, l'agente del governo risponde: “Ovviamente nessuna, ma dobbiamo e vogliamo continuare ad essere fiduciosi, come lo siamo stati in passato”.