Due perquisizioni in poche ore, all'interno delle case di altre due personalità rientranti in quello che fu il meeting del Metropol di Mosca, avvenuto a ottobre e sul quale indaga la Procura di Milano. L'inchiesta è stata avviata sulla presunta compravendita di tre milioni di tonnellate di petrolio che, in base alle ipotesi avanzate, avrebbe consentito di fare arrivare alla Lega circa 65 milioni di dollari e, ora, ha messo nel mirino rispettivamente Gianluca Meranda e Francesco Vannucci, gli altri due italiani presenti (oltre a Gian Luca Savoini) all'incontro moscovita del 18 ottobre scorso: le operazioni sono state condotte dalla Guardia di Finanza su delega dei pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta e del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale.
I ruoli
Vannucci, da parte sua, si era già fatto avanti, dichiarando in un messaggio inviato all'Ansa di essere stato presente al Metropol “in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l’avvocato Gianluca Meranda”., in un incontro che “si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti di affari”. Il legale Meranda aveva invece fatto sapere che quell'incontro altro non era che un affare del tutto legale e che lui, in quell'occasione, ricopriva il ruolo di “General Counsel di una banca d’affari anglo-tedesca” che, a quanto pare, sarebbe stata interessata “all’acquisto di prodotti petroliferi di origine russa”. Dei due, a ogni modo, stando a quanto si apprende sarebbe al momento il solo Meranda a essere sotto indagine, probabilmente per un'accusa ipotizzata di corruzione internazionale (come Savoini).
L'annuncio di Calenda
Nel frattempo, assieme all'annuncio della relazione di Conte al Senato il prossimo 24 luglio, è arrivato quello dell'ex ministro Carlo Calenda, il quale ha fatto sapere come sia stata “chiesta una commissione di inchiesta Ue”. “La Lega secondo me ha gravissime difficoltà dopo la vicenda russa a far passare chiunque. Questa vicenda della Russia è stata durissima per come è stata percepita qui al Parlamento Europeo. Siccome non è l'unico caso, abbiamo chiesto al gruppo S&D, che la proporrà, l'istituzione di una commissione speciale per analizzare le influenze russe e di altre potenze straniere sulle elezioni europee”.