Lucia Borsellino si sente tradita a Rosario Crocetta. Non per le intercettazioni che vedrebbero protagonista l’ex chirurgo del governatore siciliano ma per essere stata lasciata sola a lottare contro il malaffare nella sanità. “Per opporsi a quel coacervo di interessi era necessario un solido fronte comune che nei fatti non c’è stato” ha spiegato l’ex assessore. Ha raccontato che l’idea delle dimissioni è maturata alcuni mesi fa. “Fin dal primo giorno ho avuto ben chiaro che nei miei confronti c’era un clima di ostilità e di diffidenza” ha detto la Borsellino, che a Rosario Crocetta contesta di averle taciuto quel che accadeva “alle sue spalle”. Di aver “‘minimizzato l’arresto di Tutino”.
Ma il presidente della Regione Sicilia non è d’accordo. “L’ho sempre protetta – ha sottolineato a Repubblica – più di quanto lei sappia”. Crocetta ha definito la vicenda che lo vede protagonista “il fatto più ignominioso della storia d’Italia. Al confronto il caso Boffo era roba per ragazzini”. Sui rapporti col Pd ha affermato: “Guardi, a me del Pd, della situazione politica, non m’interessa. Io difendo la democrazia. Qui c’è la storia di un uomo che taglia il malaffare nella sanità, che denuncia truffe milionarie, che mette sotto controllo gli appalti e in nome di un’intercettazione smentita tre volte viene massacrato. Prevale lo Stato di diritto o l’eversione?”. Per Crocetta l’intercettazione pubblicata dall’Espresso: “è una bufala”.