“Neppure Pilato se ne lavò le mani in questo modo. Charlie Gard non è clinicamente morto, i suoi genitori non desiderano che siano spente le macchine che lo tengono in vita, addirittura se ne andranno via! Un viaggio di coraggio e di speranza: una musica che trova orecchie da mercante in questa europetta insipida e senz’anima“. Lo ha scritto Beppe Grillo in un post sul suo blog dal titolo “Charlie Gard e l’Europa senz’anima“. “La corte europea per i diritti dell’uomo ha sentenziato: ciò che hanno deciso i tribunali inglesi riguardo la sospensione dei trattamenti per mantenere in vita il Piccolo Charlie Gard va bene così- ha proseguito il leader del M5s -. Non è entrata nel merito la corte europea. E’ incredibile, significa che tutta la Ue non ha da dire nulla, in più oppure in meno, riguardo una questione così atrocemente fondamentale”.
L’ultimo grado di giudizio, ha aggiunto, “è fondamentale, serve a stabilire la presenza o meno di errori procedurali dei due gradi di giudizio precedenti, ed eventualmente fare in modo che siano corretti. Ciò avviene nel contesto della catena giudiziaria dello stesso paese, lo stesso terreno culturale ed etico, quindi nell’implicito rispetto della sovranità etica e morale di quella società, forse senza omettere di considerare il credo”.
Una comunità di stati, ha sottolineato Grillo, “ognuno con il suo patrimonio di vittorie e sconfitte nei confronti delle sfide dell’esistenza dovrebbe avere un’altitudine morale maggiore di ognuno preso singolarmente. Dovrebbe… forse è una parola grossa, diciamo pure che ‘potrebbe’, avere la risposta in tasca per situazioni come queste è arrogante in ogni caso, ma la vita va salvaguardata senza dubbio. La speranza è vissuta nell’intimità di una dimensione assolutamente soggettiva, il piccolo non è in morte cerebrale, i suoi genitori chiedono che vengano semplicemente proseguite le terapie di sostegno vitale mentre si preparano a togliere il disturbo per correre negli Usa, grazie ad una colletta record (da 1,3 milioni di sterline). Tantissimi cittadini britannici hanno accordato una fiducia a quella speranza, con un appoggio economico!”.
Ma, evidenzia il garante pentastellato, “neppure da quella campana ci sentono i nostri spettrali banchieri della Ue. Non so quanto la terapia sperimentale americana (un paese dove tutto è già e solo moneta) sia valida oppure no. C’è un modo di dire che amo tantissimo: ‘non esistono atei in trincea‘ soltanto che in questa storia la trincea riguarda solo il Papà e la Mamma del piccolo …. Mentre la Corte europea e la UE nel suo insieme assomiglia sempre di più al pubblico non pagante di un circo romano, dove dei disgraziati lottavano sperando di sopravvivere, ancora un po’”.