Non si placano le polemiche sugli scontri di ieri tra i manifestanti dell’Ast di Terni e la polizia. Angelino Alfano oggi pomeriggio riferirà in Parlamento sui fatti di Roma. Ma la gestione dell’ordine pubblico, in occasione del corteo, non è piaciuta a tutte le forze politiche e il ministro dell’Interno rischia una nuova mozione di sfiducia dopo quella per il caso Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Abliazov, espulsa dall’Italia in circostanze controverse la scorsa primavera.
E’ in corso a Montecitorio una raccolta di firme per chiedere ufficialmente la testa di Alfano. L’iniziativa è stata promossa da Sel e ha già ottenuto la sottoscrizione da parte dei 26 deputati del partito di Nichi Vendola. Affinché possa essere proposta è necessario che la mozione ottenga il consenso del 10% dei parlamentari, vale a dire 63 firme. Dunque, per presentare la richiesta di sfiducia individuale, sarebbe sufficiente l’appoggio di una piccola parte dei deputati del Movimento 5 Stelle.