Non si placano le polemiche dopo la punta di “Porta a Porta” dedicata ai Casamonica, con due membri del clan capitolino ospiti della trasmissione. Incassate le critiche del Pd romano, tra cui quelle del commissario Matteo Orfini, Bruno Vespa deve fare i conti con l’attacco frontale del Sindaco Ignazio Marino. “Da cattolico penso che a guardare ‘Porta a Porta’ si faccia peccato e bisogna confessarsi” ha detto alla Stampa il primo cittadino, ricordando che quando si occupava di una legge sulle cure del fine vita fu invitato da Vespa il quale “proiettò immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali, facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi. Questa non è informazione”.
Marino si è sentito offeso come “Sindaco della Capitale e come cittadino che paga il canone. Tutto dobbiamo fare meno che spettacolarizzare la mafia, che in questa città esiste come io denunciai in un’intervista appena 32 giorni dopo l’elezione”. Quello show, ha osservato il numero uno del Campidoglio, è stato visto come la prova di forza di una famiglia mafiosa. Alla domanda se Vespa sia da rottamare, Marino ha replicato: “Io vengo dal mondo anglosassone, dove quando qualcuno mantiene un ruolo per più di dieci anni si pensa sempre ci sia qualcosa che non va. Penso che ci siano tanti giovani giornalisti che sarebbero perfettamente in grado di sostituirlo”.