Unuovo audio sospetto e scuse a stretto giro. Dopo la vicenda delle intercettazioni relative al Mef, il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è tornato alla ribalta per una nuova registrazione, successiva alla tragedia del Ponte Morandi, nella quale si distingue, durante le conversazioni intrattenute rispondendo alle chiamate dei giornalisti, un'infelice battuta in relazione al periodo in cui il disastro è avvenuto, ossia il 14 agosto: “Mi è saltato Ferragosto”. Un frammento di audio che ha inevitabilmente provocato le rimostranze delle opposizioni, scatenando una nuova bufera sul portavoce di Palazzo Chigi, per il quale sono state invocate da più voci le dimissioni. Un nuovo incidente al quale Casalino ha tentato di riparare, affidando a un messaggio le sue scuse: “Sento di dover chiedere scusa per l'effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali – ha spiegato -. Nelle mie parole non c'è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova. Offende invece l'uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia”.
Attacchi dem e FI
Nell'arco di tempo fra la diffusione dell'audio e le scuse di Casalino, erano arrivati gli attacchi via Twitter di Matteo Renzi: “Crolla il Ponte di Genova e il portavoce del governo pensa al Ponte di Ferragosto? – ha scritto l'ex premier -. Ma dove siamo finiti con questo Casalino? Gli è saltato Ferragosto, poverino #RoccoVergogna”. Ancora più netta la posizione dell'attuale segretario del Pd, Maurizio Martina: “Ogni minuto che passa senza le dimissioni di Casalino è un'offesa per Genova e i genovesi. A casa, adesso!”. Accuse pesanti erano piovute anche da Forza Italia, con il portavoce dei gruppi parlamentari Gianfranco Mulè a definire “senza ritegno” il comportamento del portavoce del premier.
La difesa
Qualche muro difensivo si era levato dall'ala degli esponenti Cinque stelle: “Si tratta di conversazioni private – aveva spiegato la portavoce Maria Laura Paxia -, estrapolate dal contesto, solo per attaccare e denigrare questo governo e chi lo sostiene. Mi chiedo il 'gossip' sia il massimo che possiamo aspettarci da certi giornalisti e soprattutto dove è finita la loro deontologia? E l'Ordine dei giornalisti in questo caso che parti prenderà?”.