Non c'ĆØ pace per Fratelli d'Italia. La forza di cui ĆØ leaderĀ Giorgia Meloni continua a dover fare i conti con le dimissioni di alcuni suoi componenti. Sono di queste ore le dimissioni di cinque componenti dell'Assemblea Nazionale, che allo stesso tempo comunicato l'uscita dal partito.Ā Emiliano Corsi, Emanuele Besi, Valeria Campana, Daniele Catalano e Marco Valerio Verni (questi i nomi dei cinque dimissionari) hanno affidato ad una nota la loro scelta: āOggi abbiamo provveduto a rassegnare le nostre dimissioni da componenti dellāAssemblea Nazionale di Fratelli dāItalia, comunicando allo stesso tempo la nostra fuoriuscita dal Partito, in linea con le comunicazioni giĆ inviate da Fabrizio Santori, portavoce del movimento Difendiamo lāItalia. Crediamo che un consesso come quello dellāAssemblea Nazionale dovesse rappresentare un momento di confronto, proposta e analisi e, invece, purtroppo, si ĆØ rivelato soltanto un organo privo di sovranitĆ e utile soltanto a ratificare quanto giĆ ampiamente deciso in altre sedi, con convocazioni dellāultima ora, informazioni carenti e ordini dei lavori prestabiliti. Ne ĆØ riprova il fatto che lāAssemblea Nazionale vieneĀ convocata solo oggi, venerdƬ 13 luglio, dopo ben oltre tre mesi dal voto senza che sia stata mai fatta unāanalisi seria e accurata sul voto e un approfondimento sulle strategie di posizionamento politico del partito”.Gli ormai ex militanti di FdI sottolineano che si tratta di “una opportunitĆ gravemente mancata che ci spinge a queste dimissioni e, naturalmente, ad abbandonare Fratelli dāItalia. Nel ribadire la nostra personale stima alla figura di Giorgia Meloni, crediamo che un partito debba rappresentarsi con uno spirito ben diverso rispetto a ciĆ² che abbiamo potuto vedere in questi mesi. Lāiniziale entusiasmo, nellāaver preso parte al Congresso di Trieste insieme a tanti delegati venuti da lontano, ĆØ svanito perchĆ© tradito dalla non applicazione dei principi di partecipazione e progetto politico, confronto e merito, che dovevano essere alla base di questo progettoā.
L'inizio della fuga
La fuga da Fratelli d'Italia – anche se questa descrizione dei fatti ĆØ stata respinta dai vertici del partito – ĆØ iniziata ufficialmente il 2 luglio, quandoĀ due storici esponenti della destra romana, Fabrizio Santori, ex consigliere regionale,Ā e Federico Iadicicco, che alle ultime elezioni politiche ha mancato l'accesso in Senato venendo sconfitto in un collegio uninominale dalla candidata del centrosinistra Emma Bonino,Ā hanno annunciato l'uscita dal partito.Ā “Oggi ho ufficializzato leĀ mie dimissioni daĀ Fratelli dāItaliaĀ – scriveva l'ex consigliere regionale su Facebook -. Le ragioni sono a molti note e giĆ avevo avuto modo di condividerle con tutti voi nelle scorse settimane, una su tutteĀ lāincomprensibile posizione ondivagaĀ sul sostegno ai temi forti dellāattuale governo nazionale”. Iadicicco, sempre attraverso Facebook, scrive: “Non starĆ² qui a lanciare accuse, non ĆØ il luogo e non serve, semplicemente vi dico che da molto non condividevamo alcune fondamentali scelte diĀ posizionamento politico, laĀ strutturazione di un partito ideologicoĀ in un' epoca post ideologica. A questo va aggiunta, l'incapacitĆ del partito qui a Roma diĀ aprirsi veramente, profondamente ad altre esperienze, lasciarsi contaminare per crescere. Non credo sia avvenuto per volontĆ esplicita, molto probabilmente per un riflesso incondizionato, per un'abitudine consolidata, sedimentata in un modo di gestire le cose, ma purtroppo ĆØ avvenuto. Abbiamo provato ad offrire un cambiamento ma non ci siamo riusciti e non crediamo ci siano piĆ¹ margini,Ā per questo usciamo”. All'uscita di Santori e Iadicicco sono seguite quelle dei consiglieri comunaliĀ Francesco FigliomeniĀ eĀ Maurizio Politi,Ā e diĀ dieci consiglieri circoscrizionali: dal V Municipio (Emiliano CorsiĀ eĀ Giusy Guadagno) allāXI (Daniele Catalano); dal XII (Giovanni Picone, Marco Giudici e Francesca Grosseto) al II (Giuseppe Scicchitano e Sandra Bertucci); dal VII (Flavia Cerquoni) al XIV (Fulvio Accorinti). I fuoriusciti hanno aderito, per ora, al Gruppo Misto.