Gli avversi sviluppi in Grecia, se non combattuti con una forte risposta politica da parte dell’Europa, potrebbero “avere un sostanziale impatto sull’Italia, tramite effetti sulla fiducia, anche se l’esposizione diretta è limitata”, come lo sono i “rischi di contagio nel breve termine”. Lo sostiene la relazione del Fondo monetario internazionale, secondo la quale nonostante la nostra economia stia “emergendo gradualmente da una prolungata recessione la ripresa è ancora fragile”. Il Fmi loda, in ogni caso, le autorità italiane per le “azioni politiche coraggiose che, insieme con le azioni a livello europeo (il piano di allentamento monetario della Banca centrale europea e la maggiore flessibilità data dal Patto di stabilità e crescita, ndr) hanno contribuito al rilancio dell’economia italiana e hanno migliorato la fiducia”. E tuttavia “le prospettive di medio termine siano tenute a freno da colli di bottiglia strutturali, alta disoccupazione, bilanci deboli e un debito pubblico elevato”.
Per questo, spiega l’Fmi, serve affrontare queste sfide, cosa che “richiede la piena implementazione degli sforzi delle politiche e di ampie riforme strutturali”. Per il Fondo bisogna “costruire sui molti risultati ottenuti nell’ultimo anno”. Secondo i direttori esecutivi dell’istituto di Washington – le cui visioni vengono riassunte dal direttore generale Christine Lagarde e così inviate alle autorità a Roma – il focus deve essere “sull’aumento della produttività, sul rafforzamento della salute finanziaria delle banche e delle aziende e su un consolidamento fiscale che facilita la crescita”.
Nei documenti diffusi – incluso il rapporto messo a punto dallo staff di esperti inviato in Italia – vengono riportate le stesse stime di crescite fornite il 18 maggio scorso. Il Pil è visto in espansione dello 0,7% quest’anno, lo 0,2% in più rispetto ai calcoli di aprile contenuti nel World Economic Outlook diffuso nell’ambito degli Spring Meetings. Per il 2016 il Pil è atteso in rialzo dell’1,2%, lo 0,1% in più rispetto alla precedente stima. Difficilmente l’aggiornamento del WEO che verrà diffuso giovedì 9 luglio conterrà stime differenti.