Nei giorni in cui il dibattito su Quirinale e riforme si fa più serrato si apre uno squarcio dentro Forza Italia. A innescare la polemica è stato Renato Brunetta che ha attaccato duramente Matteo Renzi dandogli del “fannullone” perché “vuole aspettare il 20 di febbraio per fare i decreti legge fiscali che tutti gli italiani aspettano e blocca nel contempo il Parlamento per fare due riforme, che io considero del tutto inutili, che comunque entreranno in vigore nel 2016 o nel 2018” e sostenendo che Berlusconi fosse d’accordo su questo punto. Parole che non hanno fatto piacere all’ex Cavaliere che è intervenuto duramente contro l’ex ministro della Pubblica amministrazione, suo irriducibile pretoriano. “Leggo un’ultima agenzia con dichiarazioni dell’onorevole Brunetta che, a suo dire, io condividere – si legge in una nota del leader azzurro. E’ esattamente il contrario. Non sono d’accordo sui giudizi espressi da Brunetta e neppure sulla sua abitudine di attaccare personalmente gli avversari politici. Gli chiedo di cambiare atteggiamento”.
Immediata la replica del presidente dei deputati forzisti: “Per antica consuetudine tutte le mie analisi e tutte le mie dichiarazioni sono sempre state concordate con il presidente Berlusconi, anche quando il presidente Berlusconi cambiava parere – ha scritto in un comunicato- come nei tempi più recenti sul fatto che fosse preferibile votare prima il nuovo presidente della Repubblica e poi la riforma costituzionale e quella elettorale. Ho anche condiviso il suo cambio di parere in merito, ribadendo il calendario fissato alla Camera dei deputati”. Per quanto riguarda l’oggetto del contendere, cioè l’affondo contro il premier, Brunetta ha dichiarato: “Non è mio stile attaccare gli avversari politici, è nel mio dovere invece rispondere agli attacchi altrui, cosa che ho sempre fatto e continuo a fare quotidianamente con pieno plauso del presidente Berlusconi”. Se Berlusconi, ha proseguito l’esponente di Fi, “si riferisce all’ultimo attacco del presidente Renzi nei miei confronti, io ho mantenuto la stessa responsabile linea: ad una battuta inconsistente ho risposto al presidente Renzi di pensare a lavorare sui decreti attuativi della delega fiscale, piuttosto che perdere tempo in inutili polemiche. Di tutto ciò e di altro ancora parleremo con il presidente Berlusconi alla prossima e concordata riunione del gruppo Forza Italia della Camera prevista per il pomeriggio di mercoledì 21 gennaio”.
Per Berlusconi, in questo momento, l’accordo con Renzi è fondamentale, soprattutto in ottica Quirinale. Il fondatore di Forza Italia è alla ricerca di un nome condiviso da mandare al Colle e non vuole rischiare che le intemperanze dei suoi facciano saltare un tavolo da cui dipende la sua stessa sopravvivenza politica. Per questo si è affrettato a rassicurare il premier. “Per quanto riguarda le riforme necessarie a rendere governabile il Paese abbiamo preso degli impegni che intendiamo rispettare – ha dichiarato- come sempre abbiamo rispettato la parola data. E questo vale anche per i tempi e le procedure. Stia tranquillo perciò il presidente Renzi: nessuno farà ‘guerra’ sulle riforme, ma la sinistra non si faccia illusioni sul resto, perché troverà da parte nostra una opposizione rinnovata, forte e intransigente”. Lo scontro con Brunetta sarebbe iniziato giovedì quando Berlusconi avrebbe sentito il suo capogruppo per avere chiarimenti sulla sua richiesta di fermare le riforme alla Camera. Nella telefonata, il presidente di Fi avrebbe ordinato a Brunetta di smetterla di ostacolare il patto del Nazareno.