L'offerta di Lufthansa interessa ma va migliorata. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, tornato sulla questione Alitalia durante l'intervento a 'Circo Massimo' su Radio Capital. Riferendosi alla proposta di acquisizione presentata dal gigante tedesco dei trasporti aerei (riguardante alcuni asset e parte del personale della compagnia), il guardasigilli ha specificato come questa vada rinforzata in alcuni punti poiché è importante sia che gli italiani “abbiano collegamenti più efficienti possibile”, sia arrivare a una soluzione per la quale “non si mettano soldi pubblici”. Analizzando brevemente le vicissitudini recenti della compagnia di bandiera, Calenda ha attribuito parte della responsabilità della situazione attuale al “no” dei lavoratori al referendum sul piano di risanamento: “Hanno deciso con un referendum che un miliardo di investimenti e un taglio dei salari non erano accettabili. E' stato un loro diritto scegliere ma la situazione non deve ricadere sulle spalle degli italiani”.
O'Brien: “Nostra offerta la migliore”
In attesa di capire in quale misura possa essere modificabile l'offerta di Lufthansa, il patron di Ryanair, David O'Brien, era tornato, in un'intervista al 'Sole 24 Ore', dell'interesse della compagnia low-cost irlandese nei confronti di Alitalia e dei piani previsti per garantire la competitività dei voli tricolori: “Penso che ancora oggi la nostra offerta avesse il concept migliore. Noi non dobbiamo proteggere i nostri hub come nel caso di Lufthansa con Francoforte o di Air France con Parigi… Il nostro piano prevedeva di fare crescere Roma e Milano come scali per le destinazioni a lungo raggio dove il business sta crescendo. Perché è chiaro che sul corto e medio raggio sarà difficile competere con noi”.
Gubitosi: “Nel 2017 ricavi in crescita”
Nella giornata di ieri, il commissario della compagnia Luigi Gubitosi aveva parlato della situazione di Alitalia come tutt'altro che disperata: “Abbiamo il lusso di poter scegliere l’offerta migliore”, aveva detto il commissario straordinario, parlando di un tesoretto in cassa tale da rendere la compagnia abbastanza forte da potersi permettere la scelta del miglior partner possibile. Gubitosi, d'altronde, era stato ottimista anche sui ricavi previsti per fine anno (con un incremento previsto dell'1%): “Nonostante tutti i suoi problemi, nel 2017 ci sarà un segno più davanti ai ricavi”.