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Calenda: “Bankitalia? Un incidente da chiudere al più presto”

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In attesa di conoscere il futuro di Ignazio Visco (tra chi attende il suo passo indietro e chi la sua resistenza), la vicenda Bankitalia continua a tenere banco, interessando in toto il mondo politico, dal Governo in giù. L’ultimo a dire la propria, in ordine di tempo, è stato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenuto a Repubblica Tv: “Innanzitutto questo è un incidente – ha detto il guardasigilli -, prima rientra meglio è per il Paese”. Non espressamente critico ma, comunque, qualche remora sulla mozione l’ha mostrata, spiegando che “non c’è una strategia, ma si è sottovalutato cosa si stava facendo e la sede dove lo si faceva”. In caso contrario, ovvero “se ci fosse stata una strategia”, per il ministro “sarebbe un errore gravissimo”.

Calenda: “Mozione? Una leggerezza”

A ogni modo, Calenda ha spiegato di non credere che “ci sia stato il disegno di indebolire il Governo”, un’ipotesi avanzata da più parti negli ultimi giorni, quanto più“una leggerezza”. Sulle ragioni che abbiano spinto Renzi a optare per una mozione di sfiducia, però, il ministro non si è sbilanciato: “La motivazione non la conosco – ha detto -. Ma da potenziale elettore del Pd sottolineo che fino ad ora il partito ha fatto una buona legislatura, sulla base della serietà. Così si può vincere, non rincorrendo i Cinque stelle”. Un giudizio Calenda non lo ha espresso nemmeno su Visco,governatore uscente: “Il governo ha lavorato gomito a gomito in sede europea con le strutture di Bankitalia, in particolare con il vicedirettore generale Fabio Panetta. E posso dire che abbiamo fatto un buon lavoro”.

Berlusconi: “Nessun asse con Renzi”

Sulla vicenda, oltre al ministro Calenda, è intervenuto anche il leader di Forza Italia,Silvio Berlusconi: “La mia posizione è stata di massima trasparenza e chiarezza: ho denunciato l’antico vizio della sinistra per l’occupazione dei posti e ribadito, allo stesso tempo, che è comprensibile la volontà di controllo su quello che è successo in questi anni. Tutto questo ho detto anche per invocare il rispetto delle regole, che qualcuno ha disinvoltamente dimenticato o addirittura violato”. L’ex premier chiude anche (di nuovo) su un possibile asse con Renzi: “Non ce ne sarà nessuno, come qualche giornale ha maliziosamente insinuato”.

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