Montecitorio manda un messaggio al governo sugli F-35. E’ stata, infatti, approvata la mozione proposta dal capogruppo del Pd in commissione Difesa della Camera, Gian Piero Scanu, che impegna l’esecutivo a riesaminare l’intero programma riguardante gli aerei. Il testo chiede di “chiarirne criticità e costi con l’obiettivo finale di dimezzare il budget finanziario originariamente previsto” oltre che di “ricercare, entro questi limiti, ogni possibile soluzione e accordo con i partner internazionali del programma F-35, al fine di massimizzare i ritorni economici, occupazionali e tecnologici, valorizzando gli investimenti già effettuati nella Faco e la sua potenzialità quale polo produttivo e logistico internazionale”.
La maggioranza dei deputati (275) ha votato a favore del documento. I no sono stati solo 45, gli astenuti ben 152. Palazzo Chigi ha già abbassato a 90 (originariamente dovevano essere 135) il numero di caccia da comprare. “Si tratta di una indicazione importante sia nel merito che nel metodo – ha detto Scanu – Infatti, da una parte è giusto secondo noi razionalizzare le risorse destinate agli F-35 dall’altra è fondamentale che sia il Parlamento a decidere, così come ha stabilito la riforma sui sistemi d’arma che noi abbiamo fortemente voluto alla fine della scorsa legislatura. La nostra mozione, dunque, è coerente con un percorso di revisione dello strumento militare e con i rigorosi vincoli di bilancio imposti dalla crisi”.
La decisione di Montecitorio non ha soddisfatto tutti, compresi coloro, come il Movimento 5 Stelle, che avversavano l’operazione. “Il sì dell’aula alla mozione” hanno detto i deputati grillini ” è una chiara mossa politica da parte del Pd e del governo. Peraltro – hanno aggiunto – l’ambiguità della mozione Scanu, rivolta in termini estremamente generici ad una revisione del programma, è ancor più evidenziata dal parere favorevole espresso anche sulla mozione targata Forza Italia, che in senso pressappoco contraddittorio non fa alcun riferimento, però, ad una riduzione del fondo destinato all’acquisto dei caccia americani”. “Riteniamo il dimezzamento dei fondi approvato oggi – hanno proseguito i pentastellati – un piccolissimo passo avanti, ma nella direzione sbagliata. Cancellare il programma, soprattutto in questa delicata fase economica in cui i fondi destinati potrebbero essere re-investiti a sostegno dello Stato sociale, è per il Movimento 5 stelle una priorità assoluta”.