Mentre nella giornata di ieri sono stati approvati in Aula i primi punti del ddl Buona Scuola, i Cobas indicono due giorni di blocco degli scrutini e di tutte le attività scolastiche. Stop per due giorni consecutivi successivi alla fine delle lezioni con l’auspicio che l’azione di lotta riceva l’adesione anche degli altri sindacati del settore. I Cobas hanno anche programmato per il 7 giugno una manifestazione nazionale contro la ‘Buona Scuola’ del governo. Le due giornate di blocco delle attività variano da regione a regione a seconda del termine delle lezioni.
“Avremmo preferito una convocazione unitaria – dichiara il portavoce dei Cobas Piero Bernocchi – ma riteniamo che vadano rotti gli indugi per dare con urgenza un forte segnale che tranquillizzi i docenti e che dimostri la legittimità della forma di lotta proposta: e per questo abbiamo indetto, auspicando fortemente che anche gli altri sindacati facciano lo stesso, il blocco degli scrutini e di ogni attività scolastica per tutto il personale per due giorni consecutivi, a partire dal giorno seguente la fine delle lezioni, differenziata per Regioni”.
“Restiamo in attesa di una nuova convocazione da parte del ‘cattivo maestro’ Renzi – prosegue Bernocchi – affinché spieghi, fra l’altro: come potrebbe un preside con centinaia di docenti nei vari plessi – che vede, al più, due o tre volte l’anno in collegio docenti – giudicarne le capacità didattiche; come lo potrebbero fare addirittura i genitori e gli studenti, assegnando aumenti salariali ad un 10% di ‘migliori’ docenti; con quali doti medianiche un preside “ingaggerà” dagli Albi territoriali docenti mai visti e conosciuti; perché dovrebbero essere i cittadini, e non lo Stato, a finanziare le scuole con il 5 per Mille”.
“I Cobas, sulla base delle risposte che arriveranno, valuteranno come proseguire la lotta, anche oltre i due giorni di blocco già indetti. – ha concluso Bernocchi – Di questo discuteremo con i lavoratori nelle giornate di mobilitazione unitaria tra il 18 e il 20, in occasione del voto sul Ddl alla Camera”. Infine, e’ in programma una manifestazione nazionale domenica 7 giugno o in alternativa decine di manifestazioni cittadine nella stessa giornata.