Inciampa già ai blocchi di partenza il piano assunzioni della Buona Scuola, l’avvio del prossimo anno scolastico si preannuncia infatti all’insegna del caos. Se la riforma era stata presentata da Renzi e Giannini come una panacea “contro la ‘supplentite’ – dichiara Rino di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – anche quest’anno assisteremo al solito balletto dei supplenti, aggravato dal fatto che, in base al nuovo piano di immissioni in ruolo, bisognerà attendere novembre per sapere se e dove verranno assunti”.
Inoltre, i precari neoassunti potranno accettare una supplenza annuale vicino la loro residenza, prima di un eventuale trasferimento. Proprio quest’ultimo, rapido e distante dalla propria casa, aveva spinto molti docenti a preferire di restare nelle graduatorie di scorrimento in attesa di incarichi di supplenza e di un eventuale incarico di ruolo.
Inoltre, bisogna considerare la mancanza di insegnanti di matematica e materie scientifiche, che il Ministero starebbe pensando di risolvere tappando qua e là con supplenze della durata di un anno, salvo poi bandire un concorso a dicembre.