Nuovo scossone al Consiglio superiore della magistratura colpito dallo tsunami sulle nomine nelle procure. Dopo Spina e Morlini, si è dimesso anche Lepre. Per tutti e tre, insieme ai togati Cartoni e Criscuoli (che si sono autosospesi) il ministro Bonafede ha chiesto la procedura disciplinare, avanzando contestazioni ulteriori rispetto a quelle del Pg della Cassazione.
Le correnti
“Voglio che sia chiaro è che la situazione è chiaramente grave, e questa gravità va affrontata dalle istituzioni che devono rimanere compatte” ha detto il Guardasigilli.”La magistratura italiana – ha aggiunto – è di un livello altissimo, una delle migliori magistrature al mondo, sicuramente c'è un sistema delle correnti, un sistema contro cui in tanti ci siamo impegnati,anche la magistratura stessa, a combattere”. Bonafede ha chiarito che non si riferisce all'associazionismo ma alle “degenerazioni del correntismo. Quello che è successo è grave e su questo dobbiamo essere inflessibili, determinati ma rimanere compatti. Oltre ad agire sul piano disciplinare porterò avanti un pacchetto di riforme che riguardano non solo il funzionamento del Csm, ma in generale la possibilità di avere uno spazio di meritocrazia garantito all'interno della magistratura affinché nessuno tra i magistrati che ogni giorno lavorano e portano faticosamente avanti la macchina della giustizia, possa pensare che per fare carriera si deve stare in una corrente. Le associazioni di magistrati hanno tutto il sacrosanto diritto di esistere ma noi dobbiamo dare un segnale di risposta molto forte e questo deve essere dato”.
La richiesta
Forza Italia, intanto, ha annunciato l'intenzione di chiedere a Mattarella lo scioglimento del Consiglio. “Chiederemo un'udienza la Capo dello Stato – ha detto Silvio Berlusconi – per esporre le nostre preoccupazioni e chiedere lo scioglimento del Csm“. Il leader azzurro ha anche ribadito la richiesta di una “commissione di inchiesta parlamentare” sulla vicenda. Berlusconi ha parlato di una “immagine fortemente negativa del Csm, che sta facendo emergere la politicizzazione e il correntismo all'interno dell'ordine giudiziario”.
Le accuse
Il Pg della Cassazione Riccardo Fuzio, nell'atto di incolpazione a carico dei 5 consiglieri togati, ha parlato di una presunta “strategia di danneggiamento” di uno dei candidati alla carica di procuratore di Roma, il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, che sarebbe stat prefigurata nella riunione del 9 maggio scorso , organizzata dall'ex presidente dell'Anm Luca Palamara e Cosimo Ferri, con Luca Lotti e cinque consiglieri togati del Csm. Il tutto mentre si sarebbe lavorato per “l'enfatizzazione” del profilo professionale del Pg di Firenze Marcello Viola.
Difesa
Lotti si è difeso du Facebook: “In questi anni ho incontrato decine di magistrati, per i motivi più svariati: se è reato incontrare un giudice non ho problemi a fare l'elenco di quelli che ho incontrato io, in qualsiasi sede. Mai sono venuto meno ai doveri imposti dalla Costituzione e dalle leggi. Procederò in tutte le sedi contro chi in queste ore ha scritto il falso su di me e lo farò a testa alta come un cittadino che crede nella giustizia e in chi la amministra”.