Al Senato prosegue la discussione sull’Italicum in vista del voto, previsto per martedì prossimo. La legge frutto dell’accordo tra Renzi e Berlusconi continua a essere contestata dalle opposizioni e dalla minoranza del Pd che vende nei listini bloccati un misura in grado di accrescere oltremisura il potere delle segreterie di partito e quindi di rafforzare lo stesso premier all’interno del centrosinistra. Sul punto Maria Elena Boschi è intervenuta a palazzo Madama spiegando che grazie al modello di legge elettorale scelto dal governo “Nei prossimi mesi passeremo dalle riforme che l’Europa ci chiede, alle riforme che l’Europa ci copia, proprio per gli innegabili passi in avanti che stiamo facendo”.
Il ministro per le Riforme ha rassicurato i critici spiegando che, nel passaggio da Montecitorio alla Camera alta “Sono stati fatti degli approfondimenti e delle proposte di modifica. Ecco perché ci accingiamo a votarla al Senato, con la disponibilità del governo a fare dei cambiamenti su alcuni punti, proprio perché, quando si scrivono le regole, nessuno può avere la certezza e pretesa di avere la verità in tasca”.
La Boschi ha smentito anche quanti vedono celarsi dietro l’accelerazione impressa dall’esecutivo la precisa volontà di Renzi di andare al voto nel 2015. “A mio avviso utilizzeremo questa legge nel 2018 – ha detto il ministro – perché questo è un governo di legislatura, e perché bisogna abbandonare la cattiva abitudine delle elezioni anticipate”.
