Salvo cambi di programma, il governo non riferirà in Aula sulla cosiddetta norma ‘Salva-Berlusconi’ inserita nel decreto fiscale di fine anno. A chiedere che l’esecutivo faccia chiarezza, Sel, M5S e Lega. Ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, in conferenza dei capigruppo avrebbe spiegato che gli atti del cdm non sono oggetto di informativa. Da qui, il no del governo. In questi giorni la questione legata alla riforma del Fisco tiene banca in Parlamento. Specie dopo la scoperta dell’art 15, il quale prevede le “cause di esclusione della punibilità”, norma che, per i più maliziosi, sembrerebbe cucita apposta per salvaguardare la posizione di Silvio Berlusconi, escluso dall’agone politico a causa della sentenza sul caso Mediaset del 2013.
Renzi martedì scorso ha garantito che l’ex Cavaliere sconterà tutta la pena, senza sconti. Ma il testo ha creato non pochi problemi, anche all’interno dello stesso Pd, con Fassina che ha definito gli annunci del premier sulla riforma una bassa “manovra elettorale”. Dissidi c’erano stati anche con il ministero dell’Economia ma un incontro con Padoan sembra aver risolto la questione. Stamattina, fra l’altro, il presidente del Consiglio e il numero uno di via XX Settembre si sono visti per per discutere dell’Investment Compact, il pacchetto di misure volto ad attrarre gli investitori nel nostro Paese che il Governo ha annunciato per la fine di Gennaio.