Sarà con 'Liberi e uguali' il futuro politico della presidente della Camera, Laura Boldrini. E' lei stessa ad annunciare, durante un incontro organizzato allo 'Spazio Cerere', a Roma, il prosieguo del suo impegno istituzionale con la neonata lista guidata da Pietro Grasso, creata allo scopo di rilanciare la sinistra e fornire agli elettori un'alternativa plausibile al Partito democratico. Al momento, pur non potendo escludere nessuno scenario a poco più di due mesi dalle elezioni, LeU prosegue nel suo progetto di ricostruzione che, come spiegato da Pippo Civati, “mette insieme energie diverse e capaci di dialogare con gli elettori delusi dalla legislatura-vergogna che sta volgendo al termine”. Tra queste, da oggi, ci sarà anche Laura Boldrini: “Sono convinta – ha scritto – che la formazione 'Liberi e uguali', nel mio caso 'Libere e uguali', abbia la potenzialità di riuscire in questo obiettivo. Concludo a sinistra una legislatura che per me a sinistra era iniziata e sono certa che sarà una forza aperta, inclusiva e di governo”.
Parole chiave
L'obiettivo del quale ha parlato la presidente della Camera riguarda l'elettorato che, secondo Boldrini, è stato protagonista di una preoccupante crescita nei livelli di astensionismo e disamore. Riportare la gente al voto, dunque, ma anche convergere le varie esperienze per accrescere “la potenzialità di conseguire l’obiettivo di ricostruire un centrosinistra innovativo e in discontinuità”. Parlando della sua esperienza nel corso dell'ultima legislatura, la presidente della Camera, annunciando che “non finirà il suo impegno politico”, ha spiegato che “adesso è arrivato il momento di scegliere lungo quale strada proseguire il cammino”: un percorso che si articolerà su alcune parole chiave, quali “diritti delle donne, la tutela in Rete, l’antifascismo”.
“Dover di evitare astensionismo”
Altra parola chiave, per Boldrini, è 'coerenza': “Io sono stata candidata indipendente nelle liste di Sel ma dopo l’inizio di legislatura purtroppo Sel si è divisa, e io spesso ho espresso il mio rammarico… Ho guardato con interesse al tentativo di Campo Progressista e di Pisapia di ricostruire un centrosinistra innovativo e in discontinuità. Ma questa discontinuità non c’è stata. Dunque ne abbiamo dovuto prendere atto. Noi abbiamo il dovere oggi di fare tutto per evitare un ulteriore crescita dell’astensionismo e del disamore dell’elettorato progressista”. Possibilità che, per la presidente, risiede nel progetto LeU.