Marcello Foa non ĆØ riuscito ad incassare il quorum necessario per diventare presidente della Rai. Determinante Ā Forza Italia in Commissione Vigilanza che non ha votato l'ex giornalista de “Il Giornale”.Ā
Il voto
Nell'attesa riunione di Palazzo san Macuto la nomina di Foa, indicata dal Mef e confermata dal voto del cda di ieri, ha raccolto soltanto 22 voti. La ratifica a presidente richiedeva, perĆ², almeno 27 voti che non sono arrivati. Nei giorni precedenti c'era stato l'appello del Pd alle opposizioni per impedire la conferma di Foa alla presidenza. Un'appello che sembra aver fatto breccia nel cuore di Silvio Berlusconi visto che i membri di Forza Italia in Commissione non hanno partecipato al voto proprio come i colleghi di Pd e Leu. Soltanto 22, quindi, i voti favorevoli a cui si aggiungeĀ una scheda bianca. Sulla vicenda si ĆØ creata una forte frattura tra berlusconiani e Lega: i primi hanno rimproverato a Salvini di non esser stati consultati sul nome da proporre in Vigilanza.Ā
Cosa succede
La scelta di Forza Italia di non convergere sul nome di Marcello Foa, editorialista de “Il Giornale”, ha suscitato “sconcerto e stupore” nel leader della Lega. La maggioranza, secondo quanto riportato dal “Corriere della sera”, sarebbe perĆ² tentataĀ di non proporre un nuovo nome tra i consiglieri ed insistere su Foa: il giornalista, infatti, potrebbe rimanere a capo di viale Mazzini con un cavillo. Essendo il consigliere piĆ¹ anziano, il giornalista potrebbe continuare a guidare il cda della RaiĀ anche senza la ratifica della Commissione di Vigilanza. Una possibilitĆ di cuiĀ Gianluigi Paragone, capogruppo del M5S in quella sede,Ā parla esplicitamente all'uscita da Palazzo san Macuto: “Foa presiederĆ il cda come consigliere anziano. Sono i tempi della politica. Bisogna aspettare che la politica faccia maturare il quorum qualificato. Nel frattempo resta tutto cosƬ. Certo non chiederemo a Foa di dimettersi“. La decisione di Forza Italia di schierarsi al fianco di Pd e Leu potrĆ avere ripercussioni sulla tenuta del centrodestra nazionale. Le posizioni del partito di Berlusconi sembrano sempre piĆ¹ lontane da quelle degli (ex?) alleati diĀ Lega e Fdi.
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