“Io in cima agli obiettivi dell’Isis”. Berlusconi lancia l’allarme sulla sua sicurezza personale incontrando deputati e senatori per cercare di riportare la calma dentro Forza Italia. L’ex cavaliere ha deciso che, d’ora in poi, limiterà i comizi di piazza e terrà i suoi interventi al chiuso per evitare possibili attacchi. “Temo che qualcuno possa attentare alla mia vita” ha detto. Berlusconi aveva già ridotto il numero delle sue apparizioni nelle strade dopo essere stato colpito al volto dalla statuetta del duomo a Milano. E ora sembra intenzionato a limitare ulteriormente questo tipo di appuntamenti.
Questo non vuole dire che il leader azzurro intenda sparire nel panorama politico, anzi, è agguerrito più che mai. Ieri al vertice mancavano i Ricostruttori, “Non ci sono le condizioni per un dibattito di verità” ha commentato Raffaele Fitto. L’assenza non ha deluso Berlusconi visto che il rapporti con l’ex governatore pugliese, dopo l’affaire Poli Bortone, sono pressoché inesistenti. Gli affondi dell’ex cavaliere si sono concentrati su Matteo Renzi, proprio nel giorno in cui l’Italicum ha compiuto un passo decisivo verso l’approvazione a Montecitorio. Berlusconi la definisce una legge autoritaria, che potrebbe consentire al premier di prendere “il potere totale con il 30%” e di polverizzare “le opposizioni con il 3%”. E a quanti gli rinfacciano di essere stato uno degli autori dell’Italicum, risponde che “Il Nazareno era molto diverso da come è ora”.
Una precisazione che gli consente di fugare ogni dubbio sul paventato ritorno di fiamma con Renzi, su cui continuano a premere i vertici delle sue aziende. Dice che il segretario Pd ha “bulimia di potere”, sta creando una “piccola dittatura” e il suo governo “ha fallito su tutto”, dall’economia alla politica estera. Ovviamente sa che il suo partito in questo momento non ha l’unità e la forza per contrapporsi alla maggioranza ma ma vuole comunque rilanciarlo, facendolo diventare un partito Repubblicano all’americana.