Salvini aveva detto che sarebbero servite 24 ore e che sarebbe stato necessario ascoltare il parere dell'alleato BerlusconiĀ ma, in realtĆ , il via libera ĆØ arrivato ben prima: l'ex premier ha dato il suo ok alla formazione di un governo fra Lega Nord e M5s, precisando perĆ² che “Forza Italia non potrĆ dare il suoĀ consenso aĀ un governo che comprenda il Movimento Cinque Stelle, che ha dimostrato anche in queste settimane di non avere la maturitĆ politica per assumersi questa responsabilitĆ ”. Il punto focale perĆ² ĆØ un altro, ossia che il leader degli Azzurri ha specificato che, conĀ il suo schieramento, “non abbiamo posto e non poniamo veti a nessuno”. Il che, in sostanza, suona come un tacito assenso alla formazione di un esecutivo formato da leghisti e pentastellati. E questo anche alla luce di un'altra constatazione: “Il Paese – ha spiegato Silvio Berlusconi in una nota – da mesi attende un governo. Continuo a credere che la soluzione della crisi piĆ¹ naturale, piĆ¹ logica, piĆ¹ coerente con il mandato degli elettori sarebbe quella di un governo di Centrodestra, la coalizione che ha prevalso nelle elezioni, guidato da un esponente indicato dalla Lega, governo che avrebbe certamente trovato in Parlamento i voti necessari per governare. Questa strada non ĆØ stata considerata praticabile dal Capo dello Stato. Ne prendo atto”.
“Niente fiducia”
L'ex premier ha offerto qualche precisazione anche sull'assenza di veti rispetto all'intesa Salvini-Di Maio: “Per quanto ci riguarda non ĆØ mai neppure cominciata una trattativa, nĆ© di tipo politico, nĆ© tantomeno su persone o su incarichi da attribuire. Se perĆ² un'altra forza politica della coalizione di Centrodestra ritiene di assumersi la responsabilitĆ di creare un governo con i Cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali. In questo caso non potremo certamente votare la fiduciaĀ ma valuteremo in modo sereno e senza pregiudizi l'operato del governo che eventualmente nascerĆ , sostenendo lealmente, come abbiamo sempre fatto, i provvedimenti che siano in linea con il programma del centro-destra e che riterremo utili per gli italiani”.
L'alleanza resta
Niente veti, niente fiducia e qualche altolĆ : “Se invece questo governo non potesse nascere, nessuno potrĆ usarci come alibi di fronte all'incapacitĆ – o all'impossibilitĆ oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse. Di piĆ¹ a noi non si puĆ² chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”. A ogni modo, Berlusconi ha tenuto a sottolineare che le prospettive elencate non segnano “la fine dell'alleanza di Centrodestra” ma, anzi,Ā “rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma soprattutto perchĆ© torni a vincere l'Italia”