E'l'unico caso al mondo. L'estrazione della cassa in cemento armato contenente 64 barre di uranio nell'impianto Itrec di Rotondella, in provincia di Matera, ĆØ avvenuta questa mattina ad opera della Sogin, societĆ specializzata nellaĀ decomissioningĀ degli impianti nucleari e nellaĀ messa in sicurezzaĀ di rifiuti radioattivi. La maxi-operazione ĆØ stata compiuta alla presenza dei giornalisti, disposti su una tribuna a circa 50 metri di distanza dal luogo del disotterramento.
L'operazione
L'estrazione ĆØ una tecnica “tutta italiana” progettata in circaĀ 12 anni. “Tutte le attivitĆ che Sogin svolge sono autorizzate e vengono vigilate da AutoritĆ ed Enti, locali e nazionali, preposte a sovrintendere e a sorvegliare, ciascuna per la propria competenza, i lavori di smantellamento e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti negli impianti” ha specificato la Sogin in una nota stampa. La struttura ĆØ un sarcofago di cemento del peso diĀ 130 tonnellateĀ e un volume diĀ 54 metri cubiĀ posto ad oltre 6 metri di profonditĆ Ā dal piano campagna. Al suo interno, le sbarre di uranio depositate in una piscina, sono state ora spostate in un'altra area dell'impianto per permettere la bonifica del sito. La societĆ ha assicurato la totale salvaguardia del sito. Un'operazione che l'ing.Ā Vincenzo StiglianoĀ ha definito “unĀ modello per tutto il mondo”.Ā
Basilicata, sito nucleare?
“Si trattava di un'operazione che rientrava nelle fasi di decomissioning dell'impianto e per la quale si ĆØ discusso per anni” ĆØ stato il primo commento a Interris.itĀ di Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata. Un ostacolo alle operazioni di bonifica all'interno dell'impianto Itrec c'ĆØ, e sono leĀ lungaggini burocratiche e leĀ problematiche tecniche: “L'operazione non ĆØ stata semplice, perchĆ© l'ingombro fisico non permetteva la bonifica del monolite. Ora al suo posto verrĆ installata una struttura idonea con consentirla” ha aggiunto Lanorte. Quanto tempo ci vorrĆ per completare tutta la bonifica? “Sogin ha un cronoprogramma” ha risposto il presidente di Legambiente Basilicata. L'interesse nazionale ĆØ giustificato dal fatto che la regione ĆØ fra le aree contemplate in una rosa diĀ siti idoneiĀ allo smaltimento delle scorie nucleari: “Dal 2003, con la questione delĀ decreto per il sito di Scanzano, non se n'ĆØ piĆ¹ discusso, ma prima o poi la questione emergerĆ nuovamente” ha aggiunto Lanorte: “La Sogin sicuramente individuerĆ i siti coordinandosi con i ministeri competenti sulla materia. Siamo in attesa di un decreto”.