L’economia italiana inizia, progressivamente, a rimettersi in moto. Secondo il vicedirettore generale della Banca d’Italia; Fabio Panetta, “La crescita nei prossimi mesi sarà significativamente superiore alle ultime previsioni”. E’ l’effetto del quantitative easing lanciato dalla Bce di Mario Draghi che comporterà una revisione delle stime di palazzo Koch che, in un primo momento, segnavano un +0,4% per il 2015 e un +1,2% per il 2016. “In Italia la congiuntura migliora con lentezza – ha detto ancora Panetta – il rischio di credito è in calo ma rimane elevato”. Secondo il vicedirettore generale “la disponibilità di credito è in moderato miglioramento e il costo dei finanziamenti è in calo”, ma “il quadro macroeconomico e finanziario resta fragile” e “tensioni politiche e finanziarie possono tornare a minacciare la stabilità dei mercati dell’area euro”.
In prospettiva, fra l’altro, andrà valutata con attenzione, anche da noi, l’opportunità di una razionalizzazione degli aiuti pubblici “secondo i modelli prevalenti negli altri maggiori Paesi, al fine di accrescere l’efficacia delle misure a sostegno delle Pmi”. “Nel complesso – ha aggiunto – le innovazioni messe in campo dal governo hanno avuto effetti positivi, aumentando le risorse a disposizione delle imprese. I risultando stanno però emergendo con lentezza e non hanno eliminato i vincoli finanziari alle Pmi”.
Panetta ha anche evidenziato che “Le misure espansive della Bce, gli acquisti su larga scala di titoli pubblici decisi nei giorni scorsi sono volti a riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo di stabilità dei prezzi. Se accompagnate da progressi nel processo di riforma economica e istituzionale, sia nel nostro Paese, sia nell’area dell’euro, esse contribuiranno in misura significativa al rilancio dell’economia reale”.