“Diminuiscono i rischi per le famiglie” e “si riduce il numero di aziende vulnerabili”. Lo sostiene il rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia. “L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse rafforzano le condizioni finanziarie, già solide, delle famiglie. Si riduce la vulnerabilità anche delle fasce più deboli e l’indebitamento rimane basso, pur in presenza di una forte ripresa dei mutui immobiliari”, continua via Nazionale. “Il miglioramento delle condizioni finanziarie delle imprese si sta estendendo anche a quelle più fragili; crescono lievemente i margini di profitto. In uno scenario macroeconomico di ripresa dell’attività coerente con le nostre proiezioni più recenti, la quota di imprese finanziariamente vulnerabili si ridurrà in misura significativa nel 2016”.
Nell’area dell’euro, secondo Palazzo Koch, “si è attenuata l’incertezza derivante dalla situazione in Grecia; la ripresa dell’attività produttiva e gli interventi straordinari di politica monetaria concorrono a limitare i rischi. L’inflazione resta però particolarmente bassa, ed è più difficile il riassorbimento dei debiti pubblici e privati. In Italia il rafforzamento dell’economia riduce i rischi per la stabilità finanziaria”. Sono in progressivo “miglioramento le condizioni di offerta dei prestiti bancari, che dovrebbero tornare a crescere nel 2016. Il credito al settore privato in rapporto al Pil è ben inferiore ai valori medi di lungo periodo. Restano complessivamente favorevoli gli indicatori di sostenibilità delle finanze pubbliche”.