La Banca d’Italia ha rivisto al rialzo di 1,8 miliardi il debito pubblico del 2015, confermando l’aumento rispetto al 2014 (2.136 miliardi). E’ quanto emerge dal supplemento finanza pubblica al bollettino statistico della Banca d’Italia. Larga parte della revisione riflette la classificazione all’interno del perimetro della P.a. del Fondo di Risoluzione Nazionale sulle banche, le cui passività sono state incluse nel debito pubblico nonostante le risorse siano fornite dagli istituti.
Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 21,5 miliardi toccando quota 2.214,9 miliardi. E’ quanto emerge dal Supplemento di “Finanza pubblica” al bollettino statistico della Banca d’Italia. L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l’emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione.
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato a febbraio sono state pari a 27,5 miliardi, in aumento del 3,4% (0,9 miliardi) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nel primo bimestre dell’anno, le entrate tributarie sono aumentate del 6,6 per cento (3,8 miliardi), collocandosi a 61,8 miliardi. Una parte dell’aumento riflette disomogeneità contabili che riguardano gli incassi dell’Iva e le ritenute Irpef.