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imbravano il cartellino, ma in realtà si assentavano assenti durante l'orario di lavoro all'ospedale monsignor Antonio Bello di Molfetta, in provincia di Bari. E' di 30 indagati, di cui 12 arrestati e uno con obbligo di dimora, il bilancio dell'indagine della Guardia di Finanza di Molfetta conclusa oggi che ha svelato un sistema di fraudolenta solidarietà per timbrare il cartellino per assentarsi dal lavoro durante l'orario di servizio all'Ospedale “Don Tonino Bello“.
Trenta indagati
Tra gli indagati figurano dirigenti medici, personale paramedico, impiegati amministrativi, tecnici manutentori nonché un soggetto esterno all'Azienda Sanitaria Locale. I reati contestati, a vario titolo, sono truffa aggravata ai danni di Ente Pubblico, Falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale, Abuso d'ufficio e Peculato. La Asl ha già sospeso i 12 arrestati. “Noi siamo parte offesa – dice il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce su La Gazzetta del Mezzogiorno – e abbiamo collaborato alle indagini fornendo tutto quanto ci è stato richiesto dagli inquirenti”. Lo scorso 3 luglio la Giunta regionale, su indicazione del Ministero della Salute, aveva approvato il documento unico regionale di riordino della rete ospedaliera, nel quale il Tonino Bello veniva confermato quale “Ospedale di Base” della zona, insieme ad altre 9 strutture reguionali.