Una donna alla Procura di Torino, è la prima volta che succede: sarà Anna Maria Loreto, 66 anni, in magistratura da oltre trenta. Una vita spesa per la giustizia e per difendere i più deboli come nel caso del contrasto alla nuova mafia nigeriana: con il suo pool, infatti, ha svelato la tratta, l’immigrazione clandestina e lo sfruttamento della prostituzione. Si è occupata di violenza contro le donne, bambini e anziani. Sue importanti inchieste come l'operazione Alto Piemonte sugli intrecci tra la 'ndrangheta e gli ultras della Juventus, l’operazione Barbarossa sulle cosche dell’astigiano e quella che ha portato all'arresto del super latitante Nicola Assisi. Loreto ha anche svolto le indagini sul presidente dimissionario della Valle d’Aosta, Antonio Fosson.
L'elezione
Loreto, ex aggiunto a Torino, magistrato antimafia e pm titolare andrà a ricoprire il posto lasciato vacante da Armando Spataro, che è andato in pensione un anno fa. Passata con 12 voti, 7 invece i voti ottenuti dal suo diretto concorrente, il procuratore di Siena Salvatore Vitello. In passato altre donne erano arrivate al vertice di uffici requirenti, ma si trattava di piccole o medie realtà. La nomina della Loreto “è un bel segnale e un premio al suo merito” commenta Piercamillo Davigo, che è stato il relatore della proposta di nomina. Si tratta – aggiunge – “di un magistrato di straordinaria competenza in materia antimafia, con un’esperienza di lungo corso sul territorio.