Una scelta vintage ma funzionale, perché per contrastare l’inarrestabile ascesa di Matteo Renzi occorre scendere a compromessi, anche sfidando i mal di pancia interni. Silvio Berlusconi riscopre la sua vecchia passione per Lega Nord e sigla l’accordo con Matteo Salvini per le Regionali. Un’intesa che servirà soprattutto al nord, dove si giocano due partite fondamentali per il futuro del centrodestra: Liguria e, soprattutto, Veneto. Salvini riesce dunque a scongiurare un possibile ammiccamento degli azzurri a Flavio Tosi, che correrà con una sua lista contro Luca Zaia.
Per arrivare a dama il segretario del Carroccio ha dovuto fare un “sacrificio”, lasciando a Giovanni Toti la candidatura per la Liguria. “Se gli alleati ci chiedono di fare un passo indietro per vincere lo facciamo”, ha detto senza giri di parole Salvini che punta a “raddoppiare” i voti presi lo scorso anno. La Lega, poi, ha rinunciato all’idea di presentare un proprio uomo in Campania. L’accordo, in realtà, era già stato raggiunto da giorni dai due leader ma per ratificarlo si sono dovute superare le resistenze interne a Fi e Lega. Ma è ancora presto per parlare di alleanza in vista delle prossime politiche. Sul punto Berlusconi ha citato l’esempio di Sarkozy, è convinto di dover correre da solo per vincere. Molto dipenderà, ovviamente, dalla forza del Pd di Renzi. E l’unione potrebbe ancora una volta fare la differenza.