Il ministero dello Sviluppo economico, dopo il via libero del consiglio d’amministrazione di Alitalia all’avvio delle procedure per l’amministrazione straordinaria, ha nominato i commissari che, nei prossimi 180 giorni, avranno il compito di mettere in atto un piano di risanamento per la compagnia di bandiera: si tratta dei già annunciati Luigi Gubitosi (ex direttore generale Rai) ed Enrico Laghi (commissario straordinario Ilva), ai quali si affiancherà il “tecnico” Stefano Paleari. Il primo, secondo quanto riportato, si occuperà della gestione aziendale, mentre il secondo sarà delegato ai rapporti con il governo e alla parte legale. Paleari, invece, docente universitario esperto di trasporti, è stato indicato dal ministro Calenda come supporto professionale: ingegnere, è anche presidente del comitato “Human technopole”. La nomina delle tre figure del collegio commissariale è avvenuta sulla base del decreto legge Marzano.
La decisione
Dopo l’assemblea dei soci, il consiglio di amministrazione di Alitalia si è riunito, deliberando all’unanimità il via libera alla procedura di amministrazione straordinaria. Con questo atto, passato successivamente al vaglio del ministero, sono ufficialmente iniziate le fasi di commissariamento della compagnia di bandiera: “I soci avevano condizionato la disponibilità alla ripatrimonializzazone e al rifinanziamento a un accordo con le organizzazioni sindacali, venuto meno con l’esito del referendum tra i dipendenti”, specifica Alitalia in una nota. E’ stata prevista, inoltre, la necessaria presentazione dell’istanza di insolvenza per poter avviare le procedure di commissariamento.
Il lavoro dei commissari per risanare Alitalia
Come si legge ancora nella nota, il consiglio d’amministrazione “ha preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società, del venir meno dei soci e dell’impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, ha deciso all’unanimità di presentare l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge”. Nei prossimi 180 giorni, perciò, i commissari dovranno presentare un piano di risanamento che, inevitabilmente, passerà dalla soddisfazione del bisogno di liquidità, dal taglio dei costi e dall’individuazione di un possible acquirente, da qui ai prossimi mesi. Lo scenario alternativo, sarebbe la svendita “pezzo per pezzo” delle varie componenti della compagnia. Un’ulteriore soluzione, potrebbe essere rappresentata dal prolungamento del commissariamento fin oltre le elezioni, sfruttando il prestito ponte del governo per la continuazione dei voli che, secondo quanto dichiarato dal ministro Calenda, si aggira sui 600 milioni di euro, stanziati probabilmente dal Tesoro con decreto del Presidente del Consiglio.
Rammarico
“Abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per supportare Alitalia in qualità di azionista di minoranza – afferma in un comunicato James Hogan, numero uno di Etihad – ma è chiaro che la compagnia ha bisogno di una ristrutturazione profonda e su vasta scala per sopravvivere e crescere in futuro. Senza il supporto di tutti gli stakeholder a questo processo di ristrutturazione, non potremo continuare ad investire. Per questo, appoggiamo la decisione del cda di richiedere l’ammissione all’amministrazione straordinaria”.