Arrivano le prime conferme di un'indiscrezione che, insistentemente, era circolata nelle ultime ore in Fca: Alfredo Altavilla, responsabile delle attività europee dell'azienda, si è dimesso dal suo incarico. Pare che Altavilla, assieme a un altro nome come quello di Richard Palmer, fosse uno dei papabili successori di Marchionne al ruolo di amministratore delegato, affidato poi a Mike Manley, top manager del brand Jeep. A questo punto, la prima sfida della Fca a marca Manley sarà proprio rimpiazzare il dimissionario alle attività europee dell'azienda, ruolo chiave all'interno dell'organigramma. Inizialmente, dai vertici aziendali non è era stata ancora data conferma ufficiale della notizia: successivamente, invece, è stato reso noto che Altavilla rimetterà l'incarico a fine agosto e le sue deleghe passerano ad interim all'ad Manley. Intanto, il nuovo ad ha presieduto in mattinata la prima riunione da lui guidata (già comunque prevista) del Group executive council (Gep) al Lingotto di Torino.
Chi è Altavilla
Alfredo Altavilla, nato a Taranto e con studi di Economia a Milano alle spalle, è in Fiat Auto dal 1990. Prima di approdare al ruolo di Responsabilie delle attività europee ha ricoperto la posizione di Responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pechino (1995) e, in seguito, di Responsabile delle attività in Asia nel 1999. Altavilla ha avuto un ruolo rilevante nella trattativa con General motors e, con Marchionne, nell'accordo con Detroit per la put option che ha consentito alla casa Usa di rilevare l'azienda italiana e garantire il pagamento di quasi 2 miliardi. Determinante anche la sua collaborazione nell'accordo con Chrysler.
Titolo giù in Borsa
Nel frattempo, anche le dimissioni di Altavilla hanno contribuito al segno meno nelle azioni di Fca in Borsa. Il titolo a Piazza affari, poco dopo le 11, segnava -1,4%. Analoga dinamica anche per gli altri titoli della galassia, da Ferrari (che ha aperto con un -5% teorico, senza riuscire a fare prezzo e poi ha ritracciato fino a -2,8%), a Cnh (-2,18%), alla controllante Exor (-2,88%): “Sia Fca che Ferrari saranno sotto pressione nel breve termine”, uno dei commenti filtrati dai report in Borsa.