Aumentano i cittadini extracomunitari che ogni anno diventano italiani:Ā da meno di 50 mila nel 2011 a quasi 159 mila nel 2015. Il numero maggiore di acquisizioni di cittadinanza, spiega l’Istat, riguarda albanesi (35.134) e marocchini (32.448) che insieme rappresentano oltre il 42% delle acquisizioni. Tra il 2014 e il 2015 sono diminuite le acquisizioni per matrimonio, dal 14% al 9%. Per le donne si passa dal 25% al 16%. Il 42% di coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2015 ha meno di venti anni. Cresce il numero di chi acquisisce la cittadinanza per trasmissione dai genitori o perchĆ©, nato in Italia, al compimento del diciottesimo anno di etĆ sceglie la cittadinanza italiana: da circa 10 mila nel 2011 a oltre 66 mila nel 2015.
In base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, al 1 gennaio 2016 sono regolarmente presenti in Italia 3.931.133 cittadini non comunitari, numero sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. I paesi piĆ¹ rappresentati sono: Marocco (510.450), Albania (482.959), Cina (333.986), Ucraina (240.141) e India(169.394). La presenza non comunitaria risulta sempre piĆ¹ stabile sul territorio. Continuano infatti a crescerei soggiornanti di lungo periodo, che passano da 2.248.747 (56,3% sul totale) nel 2015 a 2.338.435 nel 2016 e rappresentano il 59,5% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti.
Tra le prime dieci cittadinanze, la quota di soggiornanti di lungo periodo ĆØ particolarmente rilevante per gli stranieri provenienti da Albania e Marocco ma risultano in forte crescita anche per le principali collettivitĆ dell’Est Europa: sia l’Ucraina che la Moldova arrivano al 63,8% (rispettivamente +5,3% e +8,5% rispetto all’anno precedente). Queste collettivitĆ , dunque – rileva l’Istat – si vanno consolidando definitivamente sul nostro territorio. Resta invece relativamente contenuta e ampiamente sotto la metĆ delle presenze la quota di soggiornanti di lungo periodo cinesi.
Rallentano i flussi in entrata a seguito del rilascio di nuovi permessi e, in contemporanea, crescono le “uscite” dal collettivo degli stranieri non comunitari dovute alle acquisizioni di cittadinanza italiana. A seguito di queste dinamiche combinate diminuiscono i cittadini non comunitari di alcune collettivitĆ “storiche” presenti in Italia da lunghissimo tempo, come ad esempio quella albanese, che perde in assoluto il numero maggiore di permessi validi (-15.460, pari a -3% in un solo anno), quella marocchina (-7.907, -1,5%)e, in misura minore, quella filippina (-1.870). Per Marocco e Albania la diminuzione puĆ² essere in buona misura imputata proprio alle acquisizioni di cittadinanza italiana.